Roberto Mancini compie 60 anni, celebrando una carriera che lo ha reso protagonista del calcio italiano e internazionale, ma anche figura divisiva e discussa. Dall’esordio a soli 16 anni in Serie A con il Bologna, al trionfo europeo con la Nazionale Italiana nel 2021. Un calciatore elegante, allenatore vincente, e uomo dalle contraddizioni.
Roberto Mancini: gli anni d’oro e l’amicizia con Vialli
Con il suo talento straordinario e una personalità complessa, Mancini ha lasciato un segno indelebile. Gli anni ’90 lo hanno visto brillare con la Sampdoria, dove insieme a Gianluca Vialli formava un duo irresistibile, capace di vincere uno storico scudetto. Leader in campo, ma mai accondiscendente, Mancini è stato spesso più invidiato che ammirato, mostrando una determinazione che lo ha reso unico.
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Mancini allenatore: successi e critiche dall’Inter a la Nazionale Italiana
Come tecnico, ha guidato squadre di prestigio come Inter, Manchester City e la Nazionale Italiana. La vittoria agli Europei 2021 a Wembley rimane il suo apice, ma non ha mai conquistato pienamente i cuori dei tifosi. Le sue dimissioni dalla Nazionale Italiana nel 2023, e il successivo esonero dall’Arabia Saudita, hanno suscitato sentimenti contrastanti, tra critiche e riconoscimenti.
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Roberto Mancini compie 60 anni tra gloria e controversie
Oltre al calcio, Mancini è sempre stato attento all’immagine. Tre figli dal primo matrimonio e un secondo con Silvia Fortini nel 2018, ha saputo mantenere uno stile inconfondibile senza mai scendere a compromessi. Oggi, dopo una vita trascorsa tra successi e polemiche, Mancini si conferma una figura che appartiene solo a se stesso: affascinante, sfuggente, e inevitabilmente divisiva.