Valeria Golino, una delle attrici italiane più amate, ha rivelato a Belve di essere arrivata in finale per il ruolo di protagonista in Pretty Woman, accanto a Julia Roberts. L’attrice ha raccontato di aver capito subito che la parte sarebbe andata alla collega americana: “Eravamo entrambe vestite uguali, fu un incubo. Quando l’ho vista arrivare, con quella vitalità tutta americana, ho capito che avrebbero preso lei”. Un confronto tra due mondi, quello malinconico di Valeria e quello travolgente di Julia, che alla fine ha decretato la scelta della Roberts per interpretare la celebre Vivian Ward.
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Un percorso hollywoodiano e oltre
Nonostante il mancato ruolo in Pretty Woman, Valeria Golino ha costruito una carriera straordinaria, diventando “la più hollywoodiana delle attrici italiane”, come sottolinea Francesca Fagnani. Vincitrice della Coppa Volpi a soli vent’anni, Valeria ha saputo reinventarsi e dimostrare il suo talento sia come attrice che come regista. Durante l’intervista, ha anche ammesso con ironia di essere una diva “distante”, affermando: “Cerco di non farmi trovare e non essere sempre presente”.
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Tra successi e autocritica
La Golino non ha nascosto le difficoltà degli inizi, raccontando di essere stata definita “cagna” dalla regista Lina Wertmüller. Ma quel periodo è servito per crescere, trasformando una giovane inesperta in un simbolo del cinema italiano. “Mi è andata molto bene”, ha detto Valeria, riconoscendo che i suoi sacrifici hanno dato i loro frutti, nonostante qualche rimpianto per non aver terminato il liceo. La sua esperienza con Pretty Woman rimane un episodio affascinante di una carriera segnata da resilienza e talento.
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