Un cumulo di letame sotto i volti in cartone di Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Matteo Salvini e Benjamin Netanyahu: la scena che ha scosso Milano davanti al Teatro alla Scala. Un gruppo di circa venti attivisti del centro sociale “Il Cantiere” ha inscenato una protesta clamorosa durante l’inaugurazione della stagione lirica, accendendo un fumogeno rosso e mostrando cartelli contro la guerra e le atrocità in Palestina. Il gesto di sfida si è poi trasformato in un corteo che ha attraversato il centro città, mentre le forze dell’ordine presidiavano l’ingresso del teatro.
La forza del destino di Giuseppe Verdi
Oggi, sabato 7 dicembre 2024, il sipario della Scala di Milano si alza per il primo appuntamento dell’anno: alle ore 18.00, potremo assistere a La Forza del Destino di Giuseppe Verdi. Direzione del maestro Riccardo Chailly, regia di Leo Muscato, scenografie firmate da Federica Parolini, costumi di Silvia Aymonino, e luci di Alessandro Verazzi.
Questo capolavoro, nato nel 1862 a San Pietroburgo e rivisto da Verdi per la Scala nel 1869, torna sul nostro palco dopo ben 25 anni. Chailly, direttore del teatro, presenta la sua nona opera di Verdi. La Forza del Destino, famosa per la sua sinfonia molto drammatica e un finale rivisitato. Si tratta di uno dei titoli più intensi del repertorio lirico.
Prima del Teatro alla Scala
Con l’esecuzione affidata all’Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, questo evento celebra la tradizione operistica italiana. L’ultima rappresentazione di quest’opera alla Scala, nel 2001, vide protagonisti i complessi del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, in onore del centenario di Verdi.
La Prima della Scala rappresenta uno degli eventi più prestigiosi del panorama culturale, attirando artisti di fama internazionale e un pubblico d’élite, pronti a vivere una serata di emozione e grande musica.
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La forza del destino: personaggi e interpreti
- Il Marchese di Calatrava – Fabrizio Beggi, basso
- Donna Leonora – Anna Netrebko, soprano
- Don Carlo di Vargas – Ludovic Tézier, baritono
- Don Alvaro – Brian Jadge, tenore
- Preziosilla – Vasilisa Berzhanskaya, mezzosoprano
- Padre Guardiano – Alexander Vinogradov, basso
- Fra Melitone – Marco Filippo Romano, baritono brillante
- Curra – Marcela Rahal, mezzosoprano
- Un Alcade – Huanhong Li, basso
- Mastro Trabuco – Carlo Bosi, tenore brillante
- Un Chirurgo: Xhieldo Hyseni, basso
Opera ambientata in Spagna e in Italia, nella metà del XVIII secolo.
La forza del destino, primo atto
L’opera inizia con una scena ambientata a Siviglia, presso il palazzo del marchese di Calatrava. Qui, Donna Leonora, figlia del marchese, vorrebbe fuggire con Don Alvaro, un peruviano di origini reali, e vittima delle persecuzioni dei conquistatori spagnoli. Il marchese è contrario a questa unione. Nonostante la paura e i dubbi, Leonora si sente pronta a partire con l’amato. Il marchese cerca di affrontare Don Alvaro, che per dimostrare la propria innocenza, getta la pistola per terra. Il primo atto si chiude con la morte del marchese, a causa di un colpo di pistola scaricato accidentalmente, durante la caduta.
Roberto Bolle: “L’opera è un patrimonio fondamentale per il Paese”
Roberto Bolle, étoile alla Scala, è presente alla serata inaugurale. Il ballerino ci tiene a sottolineare quanto l’opera sia “un patrimonio fondamentale per il paese“. Roberto suggerisce che sia proprio “un vanto della tradizione italiana ed è bello celebrarla in queste serate, dove anche i giovani vengono sempre di più perché questa tradizione riesca a vivere anche nel futuro”.
La forza del destino, secondo atto
La storia prosegue con un nuovo personaggio in scena, Don Carlo di Vargas, figlio del marchese, che promette di vendicare la morte del padre. La scena si sposta al villaggio e nella cucina di un’osteria. Nonostante le tante ricerche intraprese da tempo, Don Carlo ancora non trova Leonora e il suo amato. I due si sono incontrati quella notte?
Leonora raggiunge un’osteria, in cui nota la presenza del fratello. La ragazza, vestita da uomo, si spaccia per lo “studente Pereda”. La scena si sposta davanti alla chiesa della Madonna degli Angeli, dove Leonora, presa dai sensi di colpa per il padre, chiede rifugio in un convento.
La forza del destino, terzo atto
Il terzo atto è molto movimentato e si ambienta in Italia, in un bosco, dove Spagna e Italia affrontano l’Austria. Qui, ritroviamo Don Alvaro arruolato nella truppa spagnola, sotto il nome di Don Federico Herreros. Il nostro eroe crede che Leonora sia morta. Tra le varie vicende, è il caso di nominarne una in particolare: il salvataggio all’ufficiale Don Felice de Bornos, da parte di Don Alvaro. In realtà, l’ufficiale è proprio il fratello di Leonora, Don Carlo. I due, non riconoscendosi a vicenda, diventano amici.
Successivamente, Don Alvaro subisce una grave ferita e lascia una valigia al compagno di battaglia. Don Carlo, insospettito, decide di aprirla e trova il ritratto di Leonora. Don Carlo capisce di trovarsi di fronte all’assassino del padre. Una volta guarito, gli rivela la sua vera identità e lo sfida a duello, ma interrotto da una pattuglia. Don Alvaro pensa a un’alternativa: vivere in un convento.
La forza del destino, quarto atto
Eccoci, giunti al termine di questo intenso viaggio con La forza del destino. L’ultimo atto si svolge con un salto temporale di 5 anni. Troviamo un Don Alvaro al convento della Madonna degli Angeli, non sapendo che anche la sua Leonora si trovi lì vicino. Don Carlo riesce a scoprire il luogo in cui si nasconde il suo nemico e lo va a trovare. Quest’ultimo lo costringe a batterlo, rimanendo ferito a morte. Nonostante tutto, Don Alvaro chiede aiuto per salvare la vita di Carlo. Leonora li raggiunge e si avvicina al fratello, questo la colpisce. L’opera si conclude con la morte di quest’ultima che chiede il perdono di Dio.