Non parole, ma fatti concreti. Sembra questo il sentiero che Tony Effe ha deciso di perseguire, a seguito dell’esclusione dal concertone di Capodanno organizzato al Circo Massimo. Di fatto il cantante romano, i cui testi hanno suscitato l’indignazione della politica (e non solo) per le frasi sessiste contenute nei suoi testi (ma scoperte dal sindaco Gualtieri solo dopo l’invito), ha scelto di non commentare il caso mediatico nato dalla scelta del sindaco di ritirare l’invito all’evento, bensì di giocare il suo asso nella manica: organizzare un concerto tutto suo.
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Il concerto di Tony Effe a Capodanno
Al ritiro dell’invito all’evento musicale – a cui è seguito il forfait di Mahmood e Mara Sattei come gesto di solidarietà -, Tony Effe ha organizzato un suo concerto proprio il 31 dicembre all’Eur. “Roma. Ci vediamo al Palazzetto dello Sport” ha scritto il cantante, invocando il supporto della sua città. Un gesto di rivalsa – con tanto di controprogrammazione alla vecchia maniera – che ha suscitato approvazione nel pubblico.
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La reazione dei social
Sotto al post pubblicato da Tony Effe sulla sua pagina Instagram in cui ha annunciato la data speciale nella notte di Capodanno, sono stati in molti a lodare il gesto: da Alessandro Cattelan che ha scritto “che giocata” al “ci vediamo a casa” della fidanzata Giulia De Lellis, la sezione commenti si è riempita di parole di stima per il cantante, che ha deciso di sfidare la censura. Di fatto il gesto di Tony Effe ha delineato un modo efficiente di trasformare un boicottaggio in un colpo da maestro: mentre il cantante ne esce pulito e “censurato”, la politica ha sottolineato non solo la propria inettitudine ma soprattutto si è dimostrata, ancora una volta, inconsapevole della potenza dell’effetto Straisend.
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