Dopo il battesimo del fuoco al Rally del Marocco, i Dacia Sandriders si concentrano ora sul Rally Dakar. Se il loro esordio nel mondo delle gare ha superato ogni aspettativa, la squadra condotta da Tiphanie Isnard è consapevole che questa nuova gara metterà i Sandriders alla prova come non mai. Per prepararsi al meglio, i tecnici hanno riflettuto sulle lezioni apprese dall’esperienza nel deserto marocchino per proseguire la fase di sviluppo, senza mai rinnegare i solidi principi fondatori e l’approccio incentrato sull’essenziale del brand Dacia.
Obiettivo affidabilità
“La doppietta conseguita al Rally del Marocco ha dimostrato che Sandrider offre ottime prestazioni, ma abbiamo posto l’accento sull’affidabilità in previsione della Dakar.- ha commentato Philip Dunabin, Direttore Tecnico dei Dacia Sandriders.
Abbiamo lavorato sodo sull’affidabilità del motore a Sweet Lamb, ma anche sull’ottimizzazione del raffreddamento e altre questioni nella galleria del vento climatica del Centro MIRA nel Regno Unito. In Marocco, avevamo riscontrato problemi con l’elettronica che controlla le ventole di raffreddamento e abbiamo potuto approfondire la questione per prendere le misure necessarie. Abbiamo anche valutato la durata di vita dei singoli componenti per averne a sufficienza per tagliare il traguardo e ottimizzare la possibilità di ottenere il miglior risultato possibile per la prima partecipazione di Sandrider alla Dakar”.
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Tre equipaggi di prestigio
I tre equipaggi Sandriders, che sono stati puntualmente coinvolti in questo processo di miglioramento continuo, si stanno ora apprestando a tornare nell’abitacolo di Sandrider, che vanta un innovativo cruscotto modulare, dimostrando grande umiltà di fronte al monumento del motorsport che stanno per affrontare. Dopo essere diventato per la terza volta Campione del Mondo Rally-Raid vincendo con Sandrider, Nasser Al-Attiyah cercherà di partire alla grande per difendere il suo titolo. “L’obiettivo è sempre quello di vincere, ma la concorrenza è molto accanita e il percorso particolarmente impegnativo quest’anno” ha affermato il pilota del Qatar, che sarà affiancato dal copilota Édouard Boulanger.
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Una incredibile maratona nel deserto di 7700 chilometri
Come sottolinea Nasser, vincitore dell’evento per ben cinque volte, gli organizzatori hanno previsto un percorso impegnativo di 7.700 chilometri, di cui 5.100 chilometri di speciali, per questa sesta edizione della Dakar in Arabia Saudita. Dal 3 gennaio gli equipaggi Sandriders affronteranno il Prologo, un esercizio già di per sé determinante in quanto i dieci piloti più veloci potranno scegliere che posto occupare nell’ordine di partenza sabato. Ci sarà poi un crescendo di intensità, soprattutto con la tappa 48H cronometrata. Organizzata su due giorni, obbliga i concorrenti a spegnere i motori al calar della notte, fermandosi in una delle sei aree di sosta minimaliste in pieno deserto, prima di riprendere le ostilità all’alba.
Un percorso tra dune, terreni vulcanici e sentieri rocciosi
Questa è solo la prima difficoltà di una lunga serie, tra cui la tappa Marathon e altre sezioni cronometrate tra terreni vulcanici, tratti sabbiosi e sentieri rocciosi. In queste condizioni che spingono uomini e macchine al limite, gli pneumatici BF Goodrich avranno il compito di garantire un’aderenza ottimale, offrendo al contempo la migliore resistenza a urti e forature. I Dacia Sandriders potranno contare anche su tante innovazioni pensate per facilitare la vita, come le aree magnetiche integrate nella carrozzeria in caso di intervento. La seconda settimana sarà caratterizzata dall’attraversata delle dune del Rub al Khali, la più vasta ed ininterrotta distesa di sabbia del mondo, fino all’arrivo a Shubaytah, venerdì 17 gennaio. Un percorso variegato, che richiede un approccio unico, come ha sottolineato dal pluricampione Sébastien Loeb prima di affrontare questo rally per la nona volta.
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Il Rally Dakar inaugurerà anche la stagione 2025 del Campionato del Mondo FIA di Rally-Raid. Per tutto il Campionato, i Dacia Sandriders affronteranno i terreni più impervi per mettere alla prova le loro soluzioni innovative. In partnership con Aramco, il team tecnico continuerà ad andare alla ricerca di soluzioni sostenibili, testate in questo esclusivo laboratorio tecnologico che è il Rally Dakar.
A meno di ventiquattr’ore dalla partenza, i Dacia Sandriders stanno ultimando i preparativi a Bisha e ogni giorno metteranno il cuore nel loro lavoro per ambire al miglior risultato possibile.
Francesco Ippolito