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I premiati

Golden Globes 2025, “The Brutalist” e “Emilia Pérez” brillano. Delusione per “Vermiglio”

Tutta la lista dei premiati ai Golden Globen 2025, i primi che inaugurano l’Awards Season

di Sara Radegonda | 6 Gennaio 2025
Adrien Brody e Felicity Jones in "The Brutalist" di Brady Corbet Foto @labiennale

La cerimonia dei Golden Globe 2025 ha inaugurato ufficialmente l’Awards Season, che si preannuncia essere ricca di colpi di scena e di vittorie inattese. A partire dai due titoli che hanno fatto incetta di Golden Globe: The Brutalist – che aveva sfiorato il Leone d’oro a Venezia 81, poi andato a La stanza accanto – giudicato miglior film drammatico, e Emilia Pérez, miglior film commedia. Due storie di outsider, un architetto ungherese fuggito negli Stati Uniti durante l’Olocausto e un narcotrafficante messicano che affronta una transizione di genere, che hanno conquistato i premi più importanti, aggiudicandosi quattro statuette.

Ennesima delusione, invece, per l’italiano Vermiglio di Maura Delpero che torna a mani vuote, battuto dal musical pluripremiato Emilia Pérez – che oggi punta in alto, verso l’Oscar -.

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I vincitori dei Golden Globe 2025

Adrien Brody, che interpreta l’architetto protagonista di The Brutalist ha vinto il premio come il miglior attore drammatico, mentre Brady Corbet ha vinto come miglior regista. Tra i colpi di scena della serata c’è il premio come miglior attrice in un film drammatico: se in molti davano per certa la vittoria di due grandi nomi come Nicole Kidman, per l’interpretazione in Babygirl, e Angelina Jolie per la sua Maria Callas, ad aggiudicarsi la statuetta è stata invece Fernanda Torres grazie alla performance nel film I’m Still Here.

Un riconoscimento che sa di rivalsa per Demi Moore, la cui interpretazione in The Substance, diretto da Coralie Fargeat, le è valso il riconoscimento come miglior attrice in un film commedia. “Trent’anni fa un produttore mi disse che ero un’attrice da popcorn […] Potevo fare film di successo che facevano un sacco di soldi, ma non potevo essere premiata e per me era così” ha detto l’attrice durante il discorso sul palco.

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E Wicked?

L’altro risultato inatteso ha visto protagonista Wicked, il musical sulla storia delle due streghe amiche-nemiche con Ariana Grande che ha conquistato il pubblico, il quale si è aggiudicato la statuetta per il miglior risultato al box office. Ma niente di più. Una conquista che gli è valso l’appellativo del “nuovo Barbie” come sottolineato da Valentina Colosimo su Vanity Fair.

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Nessun colpo di scena, invece, nel campo delle serie tv. A dominare è stata nuovamente Shogun, la serie ambientata nel Giappone feudale che si è aggiudicata quattro Golden Globe, tra cui quello per la migliore serie drammatica. La miglior miniserie resta Baby Reindeer, il racconto autobiografico di Richard Gadd sulla sua esperienza con una stalker che ha tanto scosso la contemporaneità, anche fuori dal piccolo schermo. Infine il premio per la migliore serie televisiva nel genere commedia è andato ad Hacks, la serie tv che racconta la storia di una leggendaria comica e della sua pupilla.