Dopo quattro giorni di gara il bilancio Dacia Sandrider alla Dakar 2025 è abbastanza soddisfacente anche se nella tappa marathon di 48 ore, la spagnola Cristina Gutierrez è stata costretta al ritiro a causa dell’inaspettata rottura della cremagliera dello sterzo, un inconveniente inaspettato e difficilmente riparabile sul posto, che ha costretto la spagnola a gettare la spugna dopo essersi distinta nelle primissime fasi della gara.
La Dacia di Al-Attiyah punta al primato
In evidenza invece le altre due Dacia Sandrider, soprattutto quella di AL-ATTIYAH e BOULANGER, che al termine della tappa marathon si sono piazzati sul terzo gradino del podio recuperando diverse posizioni nella classifica generale, mentre nella tappa odierna del 7 gennaio, la Bisha-Alenakiyah di 636 km totali e 327 Km di speciali, il pilota del Qatar con la Sandrider si è piazzato al sesto posto a causa di una penalizzazione di 6 minuti (al termine della tappa era secondo) recuperando comunque posizioni in classifica generale dove ora è secondo a sette minuti dalla Toyota leader della classifica.
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Sebastian Loeb capotta ma è ancora in gara
Per quanto riguarda la Sandrider con Sebastian Loeb, che nelle prime giornate era rimasto un po’ indietro, la tappa di 48 ore ha visto il francese guidare al massimo per tutto il tempo , recuperando buona parte dello svantaggio classificandosi al settimo posto nella classifica di tappa e sesto nella generale provvisoria, ma nella tappa odierna, quella del 7 gennaio, Loeb ha capotato rovinosamente perdendo diverse posizioni. Riparata al meglio la Sandrider ha ripreso la gara ma con un notevole ritardo.
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La Dacia Sandrider, vettura affidabile e competitiva
Per quanto riguarda invece l’affidabilità delle Dacia Sandrider in gara qualche problema c’è stato, piccoli guai soprattutto di natura elettrica risolti dagli stessi equipaggi e dall’assistenza, ma nel complesso le auto si stanno dimostrando abbastanza affidabili e soprattutto molto veloci, in grado di competere per il primato.
Francesco Ippolito
