“I commenti del tipo ‘chi è questo’ sgonfieranno l’ego”, parola di Brunori SAS, debuttante al prossimo Festival di Sanremo. Dario Brunori, cantautore con 5 dischi all’attivo, affronta la vetrina musicale con ironia, mantenendo intatta la sua personalità. Già presente a Sanremo nel 2019 come ospite degli Zen Circus, quest’anno è in gara con il brano L’albero delle noci, anticipazione dell’album omonimo in uscita il 14 febbraio. Scherzoso e brillante, Brunori racconta la sua vita, da padre a cantautore, con canzoni universali.
Intervista a Brunori SAS, Sanremo? “Questa scelta mi fa tornare a essere debuttante”
Perché hai deciso di andare a Sanremo e perché proprio adesso?
“Mi sembrava il momento giusto avendo un disco su cui ho lavorato due anni e con una canzone su cui pensiamo sia giusto puntare i riflettori. Rispetto al Festival, ho detto sì all’idea perché mi sento più leggero rispetto al passato. Non ho accettato subito, però ci ho pensato e poi è andata come è andata”.
Hai capito in quale avventura ti stai imbarcando?
“Non ho per niente capito dove sto andando (sorride poi torna serio). Ne sono consapevole ma rimango fedele alla mia attitudine. Per ora non vedo sacralità ma ne riparliamo tra un mese. Vado a Sanremo con un brano che mi convince, che fa parte di un disco che mi convince. Mi presento con il mio vestito abituale, per mostrarmi al pubblico che ancora non mi conosce. Esserci è anche un atto di coraggio: potevo stare comodo, ho il mio tour, il mio pubblico. Questa scelta mi fa tornare a essere debuttante”.
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Ci parli della canzone L’albero delle noci?
“L’albero è quello che vedo fuori da casa mia. Nel brano canto la gioia e le inquietudini, le luci e le ombre di quella rivoluzione che è una nuova nascita. È felicità, ma anche paura di perderla questa felicità. Uso la paternità come pretesto per mettere insieme una serie di riflessioni legate al tempo e alle stagioni, alle inquietudini, al non sentirsi adeguato, a cosa un genitore possa trasferire ai figli”.
A un certo punto Dario mostra una foto che lo ritrae con il premio del Festival.
“Ho già vinto. È il premio di Mahmood, l’avevo trovato sul bancone del bar. E quando mi ricapita?, mi sono detto, e ho fatto le foto”.
Intervista a Brunori SAS: il nuovo disco
Cip!, il tuo ultimo lavoro certificato disco di platino, risale a cinque anni fa. Ti sei preso il tuo tempo per fare un nuovo album.
“I miei sono ritmi frenetici, continuando a pubblicare potrei saturare il mercato. Questo disco arriva due anni di lavoro intenso e di sottrazioni: a volte si tratta di sfrondare, visto che parliamo di alberi. Riccardo Sinigallia si è occupato della produzione artistica e mi ha accompagnato in tutte le fasi del lavoro. Abbiamo registrato il disco in un posto molto bello in Calabria, a cui abbiamo dato un tocco Beverly Hills aggiungendo una piscina sovradimensionata. Riccardo ha voluto che ci prendessimo momenti di analisi e conoscenza per far germogliare spontaneamente le canzoni. Ci è voluto un po’, non è stato semplice. Spero sia nato qualcosa di trasversale, che possa piacere anche ai miei nipoti che ascoltano trap. È un disco di rigenerazione, non di rivoluzione.
Che disco sarà?
“Più di ogni altra cosa ci interessava che questo fosse un album di stati d’animo. Abbiamo voluto togliermi di dosso l’idea di scrivere la morale finale, del lieto fine: ho cercato di uscire da questa cosa che ha caratterizzato le mie canzoni e spero di esserci riuscito. Abbiamo fatto tantissimi esperimenti sulle sonorità, anche con boiate pazzesche. Abbiamo provato con roba elettronica, mi è partito il trip africano… alcune di queste sperimentazioni sono entrate nel disco anche se sono fuori della mia zona di comfort perché comunque le sentivo mie. Non abbiamo voluto spingere su aspetti iper produttivi, che ultimamente sembrano imperare. La tecnologia l’abbiamo usata ma solo se funzionale al discorso artistico. C’è un’anima cantautorale e ci sono colori nuovi con cui abbiamo tentato di vestirmi in modo diverso”.
Dopo il Festival ti aspetta un tour nei palasport e, notizia freschissima, un concerto al Circo Massimo di Roma. Cosa puoi anticiparci?
“Sarà il 18 giugno e sarà un live con orchestra”.