Durante gli anni più tesi della Guerra Fredda, Buckingham Palace fu inconsapevole teatro di un intrigo internazionale. Anthony Blunt, storico dell’arte e curatore della collezione reale, operava in segreto come spia sovietica, mantenendo per quasi un decennio la sua doppia vita lontana dagli occhi della Regina Elisabetta. I dettagli, rimasti nell’ombra per decenni, emergono oggi dai documenti declassificati dell’MI5, gettando nuova luce su uno dei più clamorosi casi di spionaggio.
Ilary Blasi rivela: “Bastian ha avuto il dubbio che lo stessi usando”
La spia sovietica Anthony Blunt e il segreto di Buckingham Palace
Anthony Blunt, noto come uno dei Cambridge Five, confessò nel 1964 di aver collaborato con il KGB, il servizio segreto sovietico, fin dagli anni ’30. La confessione, avvenuta sotto promessa di immunità, venne tenuta segreta per anni dal controspionaggio britannico, nel tentativo di evitare uno scandalo che avrebbe compromesso la credibilità della monarchia e dell’intelligence britannica. Blunt continuò il suo lavoro come Surveyor of the Queen’s Pictures fino al 1972, nonostante i sospetti già circolassero all’interno delle istituzioni.
Addio ai filtri di bellezza su Instagram: una rivoluzione per l’autenticità online?
La spia sovietica di cui la Regina Elisabetta non sapeva nulla
La Regina Elisabetta fu ufficialmente informata del tradimento solo nel 1973, quando il governo di Edward Heath ritenne inevitabile coinvolgerla. Secondo i rapporti dell’MI5, la monarca reagì “con calma e senza sorpresa”, forse perché già sospettava di Blunt dai primi anni ’50. La decisione di rivelarle la verità fu presa per timore che, in caso di morte dell’ex spia, i media scoprissero il suo passato, danneggiando ulteriormente la reputazione della Corona.
Dal silenzio allo scandalo pubblico
Nel 1979, l’allora primo ministro Margaret Thatcher rivelò pubblicamente il passato di Blunt come spia sovietica, privandolo di ogni titolo onorifico. Morì nel 1983, ma la sua figura resta uno dei simboli dell’infiltrazione sovietica nel cuore dell’Occidente. La vicenda di Blunt, assieme ai Cambridge Five, sottolinea il clima di sospetto e le tensioni dell’epoca, lasciando un segno indelebile nella storia britannica.
Uno sguardo su una pagina oscura della storia britannica
La vicenda di Anthony Blunt rivela quanto le ombre della Guerra Fredda potessero estendersi fino ai simboli più iconici dell’Occidente, come Buckingham Palace. La Regina Elisabetta, con il suo consueto aplomb, gestì questa delicata scoperta senza lasciar trasparire il peso del tradimento. Tuttavia, la figura di Blunt e il suo legame con i Cambridge Five rimangono un simbolo delle complessità e delle insidie di un’epoca segnata dal sospetto e dall’intrigo.
Principessa Leonor e Re Felipe: l’addio alla nave Elcano che ha commosso il mondo