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Accusa di violazione di brevetto: conclusa un’azione legale tra due noti brand statunitensi

Accusa di violazione di brevetto: si conclude l’azione legale tra due importanti brand statunitensi con un accordo che segna una svolta nel settore

di Redazione Rumors.it | 20 Gennaio 2025
Foto: unsplash

Negli Stati Uniti si è molto parlato, negli ultimi mesi, di un’azione legale che ha coinvolto due brand piuttosto noti, ovvero Skechers ed L.L. Bean, e negli scorsi giorni è stata emessa un’ingiunzione nei confronti di quest’ultima.

Tantissime testate americane, sia digitali che non, hanno reso noto questa notizia, andiamo dunque a ritroso e scopriamo come è nata questa diatriba che ha portato le due società in tribunale.

L.L. Bean e Skechers, due marchi molto noti

Prima di entrare nel dettaglio è senz’altro utile ricordare “chi sono” questi due marchi, entrambi appartenenti alla nazione a stelle e strisce.

L.L. Bean è un’azienda che ha alle spalle una storia molto importante, essendo stata fondata nel lontano 1912, ed è specializzata in indumenti ed attrezzature per attività ricreative all’aperto.

Skechers è una realtà più giovane, essendo stata fondata nel 1992, ma gode di un blasone molto importante, anche a livello internazionale.

Specializzata in calzature, abbigliamento e articoli sportivi, in Europa è nota soprattutto per le sue scarpe, molto apprezzate non solo per il loro stile, ma anche per la loro grande comodità; non è certamente per caso, d’altronde se in un noto e-commerce italiano come Need Store, alle scarpe Skechers sia dedicata un’intera sezione.

Foto: unsplash

Perché è stata intrapresa un’azione legale

I prodotti che ha spinto Skechers ad intraprendere un’azione legale nei confronti di L.L. Bean sono le scarpe della linea Freeport.

Skechers riteneva che questi modelli, che hanno peraltro ottenuto dei riscontri di mercato molto buoni, violassero un proprio brevetto; veniva sostanzialmente contestato il fatto che L.L. Bean avesse copiato il design del tallone.

La causa, intrapresa lo scorso luglio, si è conclusa proprio negli ultimi giorni di dicembre: le due società hanno trovato accordo di cui non è dato conoscere i dettagli, anche perché non sono state rilasciare dichiarazioni ufficiali dai rispettivi uffici stampa, tuttavia la violazione di brevetto sembra essere stata riconosciuta, dal momento che il giudice competente ha emesso un’ingiunzione.

È stato stabilito dunque che le scarpe della linea Freeport di L.L. Bean non potranno più essere prodotte, vendute ed importate, e questo è un segno evidente del fatto che le accuse mosse da Skechers siano state reputate fondate.

L’importanza della registrazione dei brevetti

La notizia in questione è sicuramente interessante, soprattutto in un mercato come quello odierno in cui molte calzature tendono a somigliarsi e sempre più aziende cercano di carpire dei “segreti” preziosi dai propri competitor.

Il verificarsi di episodi simili, probabilmente, spingerà sempre più le aziende di questo settore a registrare come brevetti quelle caratteristiche dei propri prodotti considerate uniche e particolarmente rilevanti.

Skechers, peraltro, è un marchio non nuovo nell’intraprendere delle azioni giudiziarie a tutela dei propri prodotti: in passato, infatti, l’azienda aveva già fatto causa ad altre società accusandole di violazione dei propri brevetti.