Maria Rosaria Boccia torna al centro dell’attenzione mediatica dopo il caso con il ministro Gennaro Sangiuliano. A seguito delle tante voci susseguitesi sui social, interviene su Instagram per smentire la presunta gravidanza, dichiarando: “Basta con queste fake news, è il momento di chiarire”. Scopri tutta la verità sulla vicenda.
La verità sulla gravidanza di Maria Rosaria Boccia
La vicenda prende piede quando il settimanale Oggi, con titolo del servizio, “Maria Rosaria Boccia, nuovo colpo di scena: è incinta? Chi è il papà?”. Quindi pubblica delle sue foto con un pancino alquanto sospetto che hanno fatto iniziare una serie di speculazioni. Dopo diverse ore in silenzio, la Boccia decide di prendere finalmente parola e smentisce prontamente tutte queste voci su di lei e accusa i giornalisti che, a detta sua, hanno invaso la sua persona.
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Le voci su una presunta gravidanza non sono nuove. Già nell’estate scorsa, durante il periodo in cui Sangiuliano rassegnò le dimissioni, il nome della Boccia era stato accostato a speculazioni di natura personale. Ora, con queste nuove immagini, il caso è tornato sotto i riflettori.
La risposta al veleno di Boccia sulla sua gravidanza
Maria Rosaria Boccia ha reagito con un lungo post su Instagram, accusando la stampa di violare la sua intimità e utilizzare la sua storia personale per “insabbiare responsabilità altrui”. Nel messaggio, ha scritto: “Possibile che la dignità di una donna debba essere umiliata e derisa in questo modo? Esigo rispetto“.
E ancora, attaccando direttamente i giornalisti: “I direttori di giornali stanno adoperando e hanno adoperato un metodo ben preciso per infangarmi in nome di un adulante inchino ai loro editori o ai propri padrini politici”.
La replica del settimanale Oggi
Il direttore di Oggi, Andrea Biavardi, ha difeso il lavoro del giornale, sostenendo che le verifiche siano state fatte, pur ammettendo la mancanza di un confronto diretto con l’imprenditrice.
Intanto, il caso ha diviso l’opinione pubblica tra chi difende Maria Rosaria Boccia, accusando i media di invadere la sua privacy, e chi considera legittimo il lavoro svolto dai giornalisti.
La vicenda solleva ancora una volta il dibattito sull’equilibrio tra diritto di cronaca e rispetto della sfera personale.
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