Sulle pagine del Corriere della Sera, Tony Effe parla di sé, della musica, della famiglia e di come ha saputo appoggiarlo nelle sue scelte di vita, ma anche della convivenza con Giulia De Lellis. Il rapper si presenterà al Festival di Sanremo 2025 con il pezzo Damme ‘na mano che promette di conquistare la critica e il pubblico.
La violenza nei suoi testi: Tony dice la sua opinione
Il rapper ritorna sull’episodio della mancata partecipazione al concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma, da cui si è alzato un polverone mediatico. Lui non si è scoraggiato e ha anzi organizzato un concerto al Palazzo dello Sport, sempre a Roma, che è stato un successone.
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“Mi ha ferito sentire che i miei testi istigassero all’odio di genere. L’ho detto anche al concerto, ci sono stato male”. Tony Effe insiste sull’importanza di distinguere la sua musica dalla vita reale. Ma non sono stati giorni facili: “Stavo traslocando, c’era mia madre a aiutarmi con gli scatoloni, e io mi metto a piangere. Mi sono un po’ vergognato, ma stavo esplodendo“. Mamma lo tranquillizza dicendo che è un bravo ragazzo. “Parole per me importanti. Non tanto perché lei mi conosce, quanto perché è stata la prima a non capire la mia musica”.
L’amore con Giulia De Lellis
Da qualche mese va avanti la relazione con Giulia De Lellis e ora convivono anche, quindi si può dire realizzato anche dal punto di vista sentimentale. Si definisce anche cambiato visto che la sera preferisce stare a casa piuttosto che frequentare locali. Un’altra curiosità è che sta prendendo lezioni di italiano. “Analizziamo testi e poesie. L’ultima lezione è stata su Umberto Saba, che impersonifica Trieste con un ragazzaccio biondo, un po’ come ho fatto io con Roma in Damme ‘na mano“. Dichiara che vuole migliorarsi.
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L’infanzia di Tony Effe
Tony Effe non ha avuto un’infanzia semplice e piena di sacrifici. A soli quattro anni debutta come attore, recitando in Viaggi di nozze di Carlo Verdone. Anche se avrebbe preferito giocare come gli altri bambini, comprende presto l’importanza del lavoro per sostenere economicamente la famiglia. Una figura centrale della sua vita è stata la nonna, alla quale è profondamente legato: “Negli anni ribelli odiavo tutti, tranne lei. Mi ha cresciuto insieme ai miei amici, cucinando per noi ogni giorno. Era la nostra guida“.
I primi passi di Tony nella musica
Dopo aver lavorato con il padre orafo, Tony si avvicina alla musica e diventa membro della Dark Polo Gang, gruppo che rivoluziona il rap italiano con testi diretti e controversi. Il successo come solista arriva con l’album Icon, il disco più venduto del 2024, consolidando la sua posizione come uno degli artisti più influenti della scena musicale italiana.
Ora, con il brano Damme ‘na mano, si prepara a calcare il palco di Sanremo 2025, portando una canzone che celebra Roma con uno sguardo poetico e maturo.
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