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"Non ho paura"

Giornata della memoria, Liliana Segre: “L’antisemitismo c’è sempre stato”

Oggi, 27 gennaio, Giornata della memoria, grazie alle parole di Liliana Segre, ricordiamo le vittime della Shoah

di Redazione Rumors.it | 27 Gennaio 2025
Foto: Mongini comunicazione

Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della memoria, il mondo si ferma per ricordare le vittime della Shoah e riflettere sugli orrori del passato. Questo giorno simbolico, scelto per commemorare la liberazione del campo di Auschwitz, invita a non dimenticare il genocidio e a promuovere valori di pace e inclusione. Liliana Segre è tra i testimoni più importanti di questa tragedia e continua a sensibilizzare con la sua voce contro l’antisemitismo e l’odio.

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Le origini della Giornata della memoria

La Giornata della Memoria commemora le vittime dell’Olocausto e sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica. Il 27 gennaio è stato scelto perché in questa data, nel 1945, le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo gli orrori dei lager nazisti. In Italia, questa ricorrenza nasce nel 2000 grazie alla legge n. 211. Nel 2005 invece l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ne sancisce il riconoscimento globale. La giornata onora il genocidio del popolo ebraico e di altre minoranze, invitando a un impegno attivo per prevenire futuri genocidi.

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Liliana Segre a Che Tempo Che Fa: “L’antisemitismo c’è sempre stato”

Durante la sua partecipazione al programma Che Tempo Che Fa in occasione della Giornata della memoria, Liliana Segre ha parlato dell’antisemitismo, ribadendo che esiste da sempre e non è mai scomparso. Secondo lei, l’odio verso gli ebrei ha assunto forme diverse nel corso del tempo, passando da un antisemitismo più velato nel dopoguerra a manifestazioni sempre più esplicite nella società odierna. Nonostante ciò, la senatrice afferma: “Io non ho paura perché sono diventata così vecchia”. Affronta la vita grazie a uno scudo costruito dall’amore ricevuto durante l’infanzia. “Quando uno è stato amato nella vita ha uno scudo davanti a sé, che ti protegge per tutta la vita”, ha affermato, riconoscendo in quell’amore la forza che l’ha aiutata a superare odio e difficoltà.

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Liliana Segre esprime le sue preoccupazioni sul futuro

Liana Segre ha espresso un profondo pessimismo sul futuro della memoria della Shoah, sottolineando come l’ignoranza e la superficialità culturale siano tra i principali ostacoli al suo perdurare. Secondo Segre: “Senza cultura, senza morale e senza pensare a se stessi come un ente eccezionale, non si può che essere pessimisti”. Con la scomparsa dei sopravvissuti, teme che la memoria della Shoah possa ridursi a una semplice riga nei libri di storia, per poi svanire del tutto.

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