Il rapper Emis Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, si prepara a calcare il palco della 75ª edizione del Festival di Sanremo con il brano Demoni, nonostante le ombre giudiziarie che lo circondano. L’artista è infatti indagato per associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva”, che ha svelato presunti legami tra gli ambienti ultras di Inter e Milan e attività criminali. Tra i provvedimenti a suo carico figura anche un Daspo di tre anni, che gli impedisce di accedere agli stadi.
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Emis Killa indagato per associazione a delinquere: armi in casa e legami con i capi ultrà
Durante una perquisizione, avvenuta lo scorso 30 settembre, nella sua abitazione a Vimercate, le forze dell’ordine hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale, composto da tirapugni, coltelli, un manganello telescopico, uno storditore elettrico e oltre 40mila euro in contanti. La sua figura è inoltre strettamente legata a quella di Luca Lucci, storico capo ultrà del Milan attualmente in carcere per narcotraffico e tentato omicidio. Secondo le indagini, Emis Killa avrebbe assistito a un pestaggio di uno steward durante la partita Milan-Roma dell’11 aprile, senza intervenire. Inoltre, sarebbe socio di Fabiano Capuzzo, un altro ultrà arrestato, nella barberia “Italian Ink” di Monza, considerata dagli inquirenti un punto di riferimento per la criminalità organizzata legata al tifo estremo.
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Emis Killa a Sanremo
Nonostante le vicende giudiziarie, la carriera musicale del rapper prosegue senza intoppi. A Sanremo, oltre alla sua esibizione da solista, duetterà con Lazza e Laura Marzadori, primo violino del Teatro alla Scala di Milano, sulle note di 100 messaggi. La sua presenza all’Ariston, però, non mancherà di sollevare polemiche, considerando i suoi legami con ambienti criminali. Il futuro di Emis Killa resta incerto: da un lato il palcoscenico della musica, dall’altro le indagini che potrebbero compromettere la sua immagine pubblica e la sua carriera.
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