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A cuore aperto

Denzel Washington: tra fede, Broadway e il segreto del suo successo

Dal palcoscenico al pulpito: il viaggio spirituale e artistico di una delle più grandi icone di Hollywood

di Filippo Piervittori | 9 Febbraio 2025
Foto: Matt Baron/BEI/Shutterstock / IPA

Denzel Washington è uno di quegli attori che non ha mai avuto bisogno di compiacere il pubblico per ottenere il suo rispetto. Dai ruoli iconici come Malcolm X a interpretazioni intense come quella in Training Day, Washington ha costruito una carriera basata su carisma, autorità scenica e una profondità interiore che lo rende enigmatico. Ma dietro l’uomo di spettacolo si cela un individuo ancora più complesso, come rivelato in un’intervista al New York Times uscita questo fine settimana.

Denzel Washington intervista al New York Times a due facce: distanza e connessione

Il giornalista che ha intervistato Washington ha vissuto due esperienze molto diverse. La prima conversazione, avvenuta da remoto, è stata fredda e distante. La seconda, faccia a faccia a New York, ha rivelato un lato più aperto e riflessivo dell’attore. “Non posso dire con certezza il perché, ma la seconda volta tutto è stato più semplice”, ha scritto l’autore dell’intervista sul New York Times. Forse è stata la location a fare la differenza: un teatro a Midtown Manhattan, dove Washington stava provando per il suo nuovo ruolo in Otello, lo spettacolo di Shakespeare che lo vedrà protagonista a Broadway a partire dal 24 febbraio.

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Denzel Washington torna a Broadway con “Otello”

Washington interpreterà il Moro di Venezia accanto a Jake Gyllenhaal, che vestirà i panni di Iago, sotto la direzione del regista vincitore di un Tony Award, Kenny Leon. Per l’attore, il teatro ha sempre rappresentato una sfida e un ritorno alle radici della sua arte: “Recitare sul palco mi dà ancora oggi la più grande soddisfazione”.

Ma questa produzione porta con sé anche delle novità. Leon ha ambientato la tragedia in un futuro prossimo, dando nuova linfa alla narrazione delle tematiche di gelosia, invidia e potere. Un contesto che, secondo Washington, assume un significato ancora più forte nell’era digitale e nell’epoca dell’informazione istantanea, dove le dinamiche di inganno e manipolazione sono amplificate dai social media e dalla costante esposizione pubblica.

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Denzel Washington, la fede come nuova guida di vita

Uno dei momenti più toccanti dell’intervista riguarda la fede dell’attore. Washington ha recentemente ricevuto il battesimo e sta studiando per ottenere la licenza di ministro religioso. “Mia madre mi ha sempre detto che avrei parlato a milioni di persone”, racconta. “Pensavo di farlo attraverso il mio lavoro, ma ora voglio essere più specifico e parlare della mia fede”.

Washington ha rivelato che tutto è iniziato quando, un giorno, ha sentito il bisogno di visitare la chiesa in cui sua madre era cresciuta. Quel momento ha segnato un punto di svolta nella sua vita e lo ha portato a intraprendere un cammino spirituale più profondo. Un’evoluzione interiore che non lo allontana dalla recitazione, ma che lo porta a interpretare i suoi ruoli con una consapevolezza ancora maggiore.

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Il segreto del successo di Denzel Washington

Se c’è una cosa che emerge chiaramente da questa intervista, è che Washington è un uomo che rifugge le etichette. Per lui, l’arte non è mai stata solo un lavoro: “Recitare non è mai stato un affare. Ma certo, ho dovuto fare i conti con la realtà: tasse, spese, responsabilità. Alla fine, un dollaro non è mai davvero un dollaro”.

Eppure, tra Hollywood e Broadway, tra cinema e fede, Washington continua a sorprendere. E forse, come ha detto lui stesso, a volte bisogna semplicemente “buttarsi in acqua e godersi il momento”. Un mantra che sembra averlo accompagnato per tutta la sua carriera e che oggi, più che mai, guida la sua visione del futuro.