Fabrizio Corona continua a rivelare retroscena su Chiara Ferragni, ma questa volta si concentra sul suo percorso lavorativo. Dalle indagini legate al Pandorogate, al rinvio a giudizio e alle prove documentali, fino al rapporto con Fabio Maria Damato e il possibile intervento di Giovanni Tronchetti Provera per salvare l’azienda. Ecco tutto quello che ha dichiarato.
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Il rinvio a giudizio di Chiara Ferragni per il caso Pandoro-gate
Secondo Corona, il vero amore di Chiara Ferragni sarebbe il suo brand. Non a caso, nel momento in cui è emersa la notizia del suo rinvio a giudizio, l’influencer ha cercato di spostare l’attenzione con dichiarazioni sulla sua storia con Fedez.
Tuttavia, nei documenti dell’indagine emergerebbero prove che dimostrano come la comunicazione della campagna sul pandoro e la beneficenza fosse stata considerata ingannevole, nonostante i suggerimenti ricevuti per modificarla.
Fabio Maria Damato e il suo ruolo nel caso
Quando l’inchiesta è esplosa e Fedez ha iniziato a dubitare di Chiara, lei avrebbe negato ogni responsabilità sulle email incriminate, attribuendole al suo braccio destro, Fabio Maria Damato. Quest’ultimo, nominato general manager del brand Ferragni, viene descritto da un avvocato a Corona come una figura autoritaria e “estremamente cattivo“. Con l’apertura delle indagini non solo sulle società di Chiara, ma anche su quelle di Fedez, il caso ha assunto proporzioni ancora più ampie, sebbene le aziende del rapper non abbiano subito conseguenze legali.
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Bilancio non presentato e il rischio di bancarotta di Ferragni
Corona rivela che le società di Chiara Ferragni avrebbero registrato una perdita dell’80%, con l’aggravante della mancata presentazione del bilancio della Fenice S.r.l. per il 2023.
L’imprenditore barese Morgese, coinvolto con Ferragni fin dagli inizi, ha invocato l’articolo 2409, segnalando gravi irregolarità gestionali e suggerendo la nomina di un amministratore giudiziale. La mancata approvazione del bilancio solleva il dubbio sulla sostenibilità dell’azienda per i successivi 12 mesi.
Il possibile intervento di Giovanni Tronchetti Provera
Per cercare di evitare il tracollo finanziario, Ferragni si è affidata allo studio legale Gianni & Origoni, noto per la ristrutturazione di grandi gruppi industriali. Tuttavia Corona esprime perplessità anche su questo tentativo di risanamento.
A questo punto, il destino del brand Ferragni potrebbe dipendere da Giovanni Tronchetti Provera, che potrebbe intervenire per evitare il fallimento definitivo.
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