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Le pagelle

Sanremo 2025: tra glamour ed eccentricità, i look della prima serata

Dai grandi classici dell’eleganza ai colpi di scena più audaci: ecco chi ha brillato (e chi meno) sul palco dell’Ariston

di Gloria Contrafatto | 12 Febbraio 2025
Foto: Ipa Agency / D'Avanzo / Terenghi

Sanremo è musica, emozione, ma anche moda. La prima serata del Festival 2025 ha regalato una vera e propria passerella di stile, tra scelte raffinate, dettagli scintillanti e qualche rischio di troppo. Il padrone di casa, Carlo Conti, ha optato per un’eleganza senza tempo con un completo Armani dal taglio impeccabile, accompagnato da una camicia bianca e cravatta nera sottile. Una scelta sicura, in perfetto stile Conti, che ha fatto da contraltare all’esuberanza di Gerry Scotti, ospite della serata, che ha preferito un look più rilassato ma sempre classico, con un blazer in velluto blu scuro e papillon tono su tono. Antonella Clerici, invece, ha brillato letteralmente in un abito color oro bronzato, impreziosito da cristalli e una scollatura a V profonda, giocando con il suo lato più sofisticato e scenografico.

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Sul fronte delle artiste, Elodie ha incantato il pubblico con un abito lungo color argento firmato Prada, essenziale ma di grande impatto, mentre Noemi ha optato per un sontuoso modello a sirena di Giambattista Valli Couture, con drappeggi e strascico da vera diva d’altri tempi. Giorgia, sempre raffinata, ha scelto un abito dalle linee morbide con dettagli floreali e scollatura a cuore, un mix perfetto tra romanticismo e modernità. Gaia ha osato con un abito nude di Dilara Findikoglu, caratterizzato da trasparenze e dettagli in stile lingerie. Clara ha catturato l’attenzione con un audace abito trasparente che lasciava poco all’immaginazione, aggiungendo un tocco di provocazione alla serata. Francesca Michielin, in veste di direttrice d’orchestra, ha sfoggiato un completo pantalone nero con dettagli scintillanti, abbinato a un top asimmetrico che univa classe e modernità.

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Sanremo 2025, prima serata, gli uomini: tra classicismo e provocazione

Tra gli uomini, Rkomi ha sorpreso tutti con un completo bianco di Vivienne Westwood indossato senza camicia, per un effetto ribelle e sensuale. Più discreto ma comunque di carattere il look di Francesco Gabbani, che ha scelto un blazer blu notte con micro-cristalli tono su tono, giocando con i riflessi delle luci di scena. Irama, invece, ha optato per un fascino military-chic con un lungo soprabito Balmain arricchito da dettagli dorati e mostrine, mentre i Coma_Cose hanno portato sul palco la loro inconfondibile estetica retrò con lei in una tuta di pizzo bianco e lui in un blazer rosso fuoco. Sempre pronto a stupire, Achille Lauro ha scelto un look d’impatto con un completo in velluto nero arricchito da dettagli dorati, abbinato a una camicia trasparente e accessori vistosi. Lucio Corsi ha portato un tocco di eccentricità con un completo dai colori vivaci e accessori teatrali, mentre Olly ha puntato su un look casual chic con una giacca oversize, pantaloni cargo e sneakers, aggiungendo un tocco di street style all’Ariston. Fedez, infine, ha preferito il minimalismo, con un completo nero essenziale e una semplice t-shirt bianca, puntando tutto sulla sobrietà.

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Foto: Ipa Agency / D’Avanzo

1° posto: Rose Villain in Fendi

Una sirena rosso fuoco o una diavoletta super glamour? Rose Villain ha deciso di calcare il palco con un abito second skin e, diciamocelo, l’abbiamo amata. Lei, l’abito e quel movimento: non pensiamo più ad altro. Erano un mix vincente, una bomba di sensualità. Le forme geometriche erano perfette, la valorizzavano molto, allungavano la figura e mettevano in risalto i punti giusti. Svasato sul fondo, l’abito in maglia di seta con corsetto era declinato in un intenso rosso fuoco, rendendo l’ensemble ancora più seducente. La creazione appartiene alla collezione autunno/inverno 2023-2024 della maison, un modello d’archivio che Rose Villain, vestita dalla stylist Celia Arias, ha reinterpretato per l’occasione, celebrando il centesimo anniversario di Fendi.

Foto: Ipa Agency / Terenghi

2° posto: Tony Effe in Gucci

Tony Effe ieri sera è andato in bianco, ma ovviamente in Gucci. Ha calcato l’Ariston con un completo elegantissimo e noi non abbiamo potuto fare a meno di pensare a un altro Tony, Tony Montana di Scarface. A dare un tocco di colore, i guanti in pelle bordeaux: audace quanto basta, esattamente come lui, ma alla fine piace sempre. Il look riprende lo stile anni ‘70, esagerato senza paura di esserlo, con un tocco old money. L’outfit Gucci, curato da Lorenzo Posocco, si muove tra il lusso sfrenato e le radici del dandy. A metà tra i look di Romanzo Criminale e la nostalgia vintage dei gangster italo-americani che abbiamo visto nei film, con i capelli intrisi di brillantina che scendono dalla loro Cadillac accompagnati dall’autista. Ovviamente, Tony non è Tony senza la sua “armaglieria” diamantata: 270mila euro di gioielli firmati Tiffany. D’altronde, Tony non è Tony se non brilla.

Foto: Ipa Agency / Terenghi

3° posto: Johan Thiele in Chanel

Entra sul palco in punta di piedi e sbalordisce tutti con la sua semplicità e dolcezza. Il suo look bianco, puro, candido, esattamente come lei, firmato Chanel, accompagnato dalle sue chitarre personalizzate, ha reso la sua esibizione ancora più iconica. Seguita dallo stylist Riccardo Maria Chiacchio, Johan racconta un’estetica pulita e sofisticata. Hanno lavorato alla sua immagine a 4 mani alla sua immagine per interpretare al meglio il messaggio del suo brano Eco. La mantella in chiffon di seta ha aggiunto movimento e importanza all’intero look, esaltando la sua delicatezza. Anche la scelta degli accessori è stata impeccabile: gioielli e dettagli luminosi che la valorizzano senza appesantirla. Pare che nel corso del Festival, Johan svelerà le borse più iconiche dell’era Chanel, tra cui la bag a forma di cinepresa, quella a forma di cassetta e quella a forma di missile. Un’estetica raffinata, studiata nei minimi dettagli, che la proietta verso un percorso artistico sicuramente luminoso. Che dire complimenti a questa ragazza che sappiamo già per certo che il suo percorso sarà luminoso e ci apre uno spiraglio a una estetica ancora pulita, dettagliata e romantica e complimenti allo Stylist per la cura che ha impiegato per raccontare il viaggio di Johan Thiele attraverso i suoi abiti.