Il Festival di Sanremo 2025 ha preso il via con una prima serata che ha già acceso il dibattito, tra i commenti più pungenti quello di Selvaggia Lucarelli.
Nel corso del Dopofestival non ha risparmiato critiche e ironia. Secondo la giornalista, questa edizione segna un ritorno al passato, con il trionfo della tradizione a discapito dell’innovazione. Ma cosa ha fatto davvero discutere?
Sanremo 2025: tra conferme e sorprese, le pagelle della prima serata del Festival
“Il Festival della Restaurazione”: un Sanremo senza rivoluzioni
Selvaggia Lucarelli non ha avuto dubbi nel definire Sanremo 2025 come “il Festival della restaurazione”. Con la sua consueta ironia, ha paragonato Amadeus a Napoleone e Fiorello a Robespierre, sottolineando come il palco sia tornato nelle mani dei “vecchi sovrani”.
Questa affermazione riflette un sentimento diffuso: dopo anni di rinnovamento, il festival sembra aver fatto un passo indietro, preferendo la sicurezza della tradizione a nuove sperimentazioni. Anche il ritorno di volti noti, come Gerry Scotti e Antonella Clerici, ha confermato questa impressione, con un intrattenimento che non ha sorpreso più di tanto.
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Marcella Bella la più trasgressiva? Il Festival senza scossoni
Un altro punto sollevato da Lucarelli riguarda la mancanza di trasgressione. Secondo la giornalista, l’unico vero colpo di scena è stato quello di Marcella Bella, che ha inserito una parolaccia nella sua canzone. “Se il momento più trasgressivo della serata è stato questo, significa che è successo ben poco” ha commentato.
In un festival che ha sempre cercato di essere uno specchio della società e delle sue evoluzioni, questa edizione sembra aver optato per una strada più prudente. Anche gli artisti che ci si aspettava fossero più dirompenti, come Tony Effe ed Elodie, non hanno stupito come sperato.
Selvaggia critica Cristicchi: “Troppa retorica sulla malattia”
Lucarelli ha espresso perplessità anche sulla canzone di Simone Cristicchi, che affronta il tema della malattia con un taglio emotivo. Secondo la giornalista, il brano presenta un eccesso di romanticizzazione, tralasciando gli aspetti più duri della realtà.
La sua opinione ha diviso il pubblico: c’è chi ha apprezzato la delicatezza del pezzo e chi, come lei, avrebbe preferito una narrazione più cruda e realistica.
Sanremo 2025: tradizione o monotonia?
Il dibattito è aperto: Sanremo 2025 è stato un festival rassicurante o semplicemente prevedibile? Se da una parte la restaurazione ha riportato equilibrio, dall’altra ha tolto spazio alla novità. Resta da vedere se nelle prossime serate ci saranno colpi di scena capaci di ribaltare questa percezione.
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