Il Festival di Sanremo 2025 si trova nuovamente al centro delle polemiche. Questa volta, nel mirino del Codacons c’è il rapper Tony Effe, colpevole, secondo l’associazione, di aver violato le regole sulla pubblicità occulta indossando una collana con un marchio ben visibile durante il Dopofestival e nella green room di Radio2. Un gesto che potrebbe costargli caro, così come alla Rai, accusata di non aver impedito questa infrazione.
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Tony Effe e il caso della collana sul palco di Sanremo 2025 e del Dopofestival. L’esposto all’Agcom: violati gli accordi firmati dagli artisti
Secondo quanto dichiarato dal Codacons, la Rai stessa, tramite il vicedirettore dell’Intrattenimento Prime Time Claudio Fasulo, ha riconosciuto che la scelta di Tony Effe rappresenta una violazione degli accordi sottoscritti dagli artisti, che si impegnano a non fare pubblicità occulta durante il Festival. L’associazione ha quindi annunciato che presenterà un esposto all’Agcom, chiedendo una sanzione nei confronti dell’artista e della Rai per mancata vigilanza.
Tony Effe: “Mi hanno levato la collana prima di salire sul palco”
“Il comportamento di Tony Effe viola palesemente gli accordi contrattuali assunti dal rapper e rappresenta un danno per milioni di telespettatori colpiti da una forma di pubblicità occulta” – afferma il Codacons – “Per questo, domani depositeremo un formale esposto per chiedere all’Agcom di intervenire con una multa significativa.”
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Sanremo 2025: l’influenza degli influencer sulla competizione
Ma la vicenda non finisce qui. Il Codacons solleva anche un’altra questione che potrebbe aver influenzato il risultato del Festival. L’associazione denuncia l’attività di alcune influencer di rilievo, tra cui Giulia De Lellis, che hanno spinto i propri follower a televotare per determinati artisti. Secondo il Codacons, questo comportamento potrebbe aver distorto la competizione, violando il principio di leale concorrenza sancito dall’art. 101 del TFUE.
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Sanremo 2025: richieste del Codacons per maggiore trasparenza
Per questo motivo, l’associazione chiede all’Agcom di verificare la trasparenza e la correttezza del televoto e di introdurre linee guida per regolamentarlo. Alla Commissione di Vigilanza Rai, di avviare un’indagine interna per accertare che le modifiche regolamentari siano in linea con i principi di imparzialità. Alla Direzione Generale Rai, di adottare un regolamento che limiti l’influenza di campagne mediatiche esterne sul televoto. All’Antitrust, di valutare se l’assenza di regolamentazione possa configurare pratiche commerciali scorrette.
Il dibattito è aperto e il Festival di Sanremo continua a far discutere, tra musica e controversie.