La morte di Liam Payne continua a far discutere: la Corte d’appello argentina ha assolto tre dei cinque imputati nel caso del tragico decesso dell’ex membro degli One Direction. L’artista britannico, scomparso il 16 ottobre 2024 a Buenos Aires, avrebbe assunto alcol e droga prima di cadere dal terzo piano dell’hotel Casa Sur. Due imputati restano in carcere con accuse di traffico di droga.
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Tre assolti: crolla l’accusa di omicidio colposo
La giustizia argentina ha ribaltato le accuse nei confronti di tre degli indagati per la morte di Liam Payne, scagionandoli dall’accusa di omicidio colposo. Tra i prosciolti figurano un imprenditore vicino all’artista, il direttore dell’hotel e il responsabile della reception, inizialmente coinvolti nel caso. La decisione della Corte d’appello ha estromesso i tre dall’inchiesta, riducendo il numero degli imputati.
Due imputati restano in carcere per traffico di droga
Se da un lato tre persone sono state assolte, dall’altro due restano ancora sotto accusa. Si tratta di un dipendente dell’hotel e di un cameriere, attualmente in custodia cautelare con l’accusa di traffico di droga. Le indagini hanno rivelato che la sera della sua morte, Liam Payne avrebbe assunto alcol, cocaina e un antidepressivo, sollevando interrogativi sul coinvolgimento dei due imputati nella fornitura delle sostanze.
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L’ultima notte di Liam Payne: cosa è successo all’hotel Casa Sur?
La notte del 16 ottobre 2024 è stata fatale per Liam Payne. Il cantante è stato trovato senza vita dopo essere caduto dal terzo piano dell’hotel Casa Sur, situato nel quartiere Palermo di Buenos Aires. Secondo i test tossicologici, aveva ingerito un mix letale di sostanze, alimentando il dibattito su un’eventuale responsabilità terza. Nonostante l’assoluzione di alcuni indagati, la vicenda lascia ancora molte domande aperte.
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