Nuove complicazioni legali per Tony Effe, il rapper romano reduce dal Festival di Sanremo, che si trova coinvolto in un’indagine per una violenta rissa avvenuta la notte del 18 agosto 2023 fuori dal celebre locale “The Sanctuary” di Porto Cervo. Il pubblico ministero di Tempio Pausania, Alessandro Bosco, ha chiuso le indagini riguardo all’incidente che ha scosso la Costa Smeralda, un punto caldo per il divertimento e vip.
La rissa, tra rifiuti e violenza
La serata è iniziata con un semplice battibecco con la security: a Tony Effe e i suoi amici è stato dato il permesso di entrare nel locale. Il gruppo, composto da cinque persone tra cui il rapper, un pugile e un ultrà della Lazio, ha comunque tentato di forzare l’ingresso. Le parole presto si sono trasformate in azioni violente, culminate in una rissa feroce. Il confronto tra i giovani e i buttafuori ha provocato danni al locale e le persone coinvolte hanno riportato diverse lesioni. Uno dei membri dello staff è stato ferito gravemente.
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Indagini e rischio processo per Tony Effe
Tony Effe e altre sette persone sono ora accusati di rissa aggravata, e alcune anche di danneggiamento per aver vandalizzato il locale. A seguito delle indagini condotte dai carabinieri di Olbia e coordinate dalla Procura di Tempio Pausania, è stato notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari. Il rapper rischia ora il rinvio a giudizio, ma la decisione verrà presa solo entro sei mesi dalla registrazione del caso. Questo episodio si aggiunge a una lunga lista di risse che hanno già coinvolto Tony Effe, tra cui incidenti con altri artisti e situazioni di violenza in locali notturni.