Le riprese del film “It Ends With Us” hanno attirato l’attenzione anche e soprattutto a causa delle tensioni tra i protagonisti Blake Lively e Justin Baldoni, che li stanno portando dritti in tribunale. Secondo l’intimacy coordinator Mia Schachter, che non ha lavorato al film ma ha analizzato i filmati disponibili, tra i due attori c’era una sincera amicizia e una forte intesa, prima che il rapporto si deteriorasse. La controversia tra Lively e Baldoni è ora al centro del documentario “He Said, She Said: Blake Lively vs Justin Baldoni“.
Un’amicizia trasformata in conflitto
Schachter ha analizzato le conversazioni private tra i due attori, affermando che inizialmente sembrava esserci un’affinità genuina. Tuttavia, le tensioni sono emerse con le accuse mosse da Lively nel dicembre 2024. L’attrice ha denunciato Baldoni per molestie sessuali, sostenendo che avesse improvvisato scene di baci e cercato di aggiungere sequenze intime non previste dal copione. Inoltre, ha affermato che la produzione spesso non avesse un intimacy coordinator sul set, costringendo le stessa a gestire scene delicate e mettendola a disagio.
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La difesa di Baldoni e la questione della fiducia
Baldoni, che oltre a essere protagonista del film ne è anche il regista, ha respinto ogni accusa con una controquerela presentata nel gennaio 2025. Tra le prove a suo favore, ha incluso un messaggio di Blake Lively in cui sembra che l’attrice abbia di incontrare il coordinatore delle scene di intimità prima dell’inizio delle riprese. Schachter ha commentato questa scelta, affermando che spesso gli attori che rifiutano tali incontri dimostrano un certo livello di fiducia nei confronti proprio collega di scena.
Blake Lively e Justin Baldoni: il confronto sulle riprese
Uno dei momenti più analizzati è stato quello di una scena di ballo lento tra i due attori. Secondo Schachter, Lively sembrava cercare di evitare un bacio con Baldoni, proponendo invece di inserire un dialogo. Baldoni ha percepito questo comportamento come un’interferenza nel processo creativo, mentre Schachter lo ha interpretato come un tentativo di evitare un contatto fisico non desiderato in modo diplomatico.
L’impatto delle accuse
Le accuse di Lively e la conseguente difesa di Baldoni hanno acceso un ampio dibattito sulle dinamiche di potere nei set cinematografici e sul ruolo degli intimacy coordinator. Il caso ha diviso il pubblico e l’industria cinematografica, sollevando interrogativi su quanto le pratiche di sicurezza siano rispettate nei set di Hollywood. La controversia continua a far discutere e il documentario “He Said, She Said” potrebbe offrire nuovi elementi per comprendere meglio le dinamiche dietro le accuse. Nel frattempo, “It Ends With Us” resta uno dei film più attesi dell’anno, ma il suo successo rischia di essere oscurato dalle polemiche dietro le quinte.