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Nuovi strumenti politici

Dopo i dazi di Trump via ai boicottaggi e le app aiutano

Scopri come le app stanno trasformando il boicottaggio in un’azione immediata: dalla politica ai consumi, un nuovo modo per fare scelte consapevoli ogni giorno!

di Redazione Rumors.it | 8 Aprile 2025
Foto: Pexels/Helena Lopes

Dopo l’introduzione dei dazi di Trump, molti si chiedono come poter boicottare i prodotti Made in USA. Il boicottaggio, una delle forme più antiche di protesta, sta vivendo una nuova era grazie alla tecnologia. Un tempo praticato tramite manifestazioni e azioni di gruppo, oggi il boicottaggio è diventato un’azione individuale alla portata di tutti, grazie a delle app che permettono di scoprire con un semplice click quali prodotti evitare.

Trump Tax: l’app per boicottare i prodotti USA

Un’app che sta attirando attenzione è “Trump Tax”, sviluppata dal gruppo Alleanza Verdi Sinistra. Questa applicazione è nata per contrastare i dazi voluti dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e per promuovere i prodotti italiani ed europei. Funziona allo stesso modo di “No Thanks”: scansionando il codice a barre, gli utenti scoprono l’origine del prodotto e possono decidere di scegliere un’alternativa europea. A supporto dell’app, i leader del gruppo politico, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, hanno spiegato che “non si tratta di un boicottaggio, ma di dare una scelta consapevole”. Nonostante il rifiuto di Apple di ospitarla sull’App Store, “Trump Tax” è disponibile su Android e attraverso il sito trumptax.eu.

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No Thanks: l’app contro i prodotti israeliani

Una delle applicazioni più discusse in circolazione è “No Thanks”, creata da Mahmud Bashbash, un programmatore palestinese. L’app, disponibile per iOS e Android, permette agli utenti di scansionare il codice a barre di un prodotto e scoprire se è legato economicamente a Israele. Se il prodotto appartiene alla lista nera, l’app mostra uno schermo rosso, segnalandolo come boicottabile, mentre i prodotti approvati hanno uno schermo verde. Con oltre 7 milioni di download, l’app ha generato anche polemiche: nel novembre scorso è stata temporaneamente rimossa dopo una frase controversa, ma è tornata disponibile dopo la sua rimozione. Inoltre, Bashbash ha lanciato una raccolta fondi per aiutare la sua famiglia a lasciare Gaza a seguito dell’uccisione del fratello a opera delle forze israeliane il 21 ottobre 2023.

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Un atto politico a portata di mano

Queste app non sono solo strumenti per compiere scelte di consumo più consapevoli, ma anche modi per fare politica. Con l’introduzione della tecnologia in questo ambito, la partecipazione alla protesta è diventata semplice e immediata. Come affermato da Fratoianni, “la consapevolezza è un’arma importante”, e con queste app, i consumatori possono essere più attenti e responsabili nei loro acquisti, scegliendo di sostenere il Made in Italy o evitare marchi legati a politiche che non condividono.

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Un futuro di consapevolezza

Il futuro, secondo i promotori di queste app, potrebbe portare alla creazione di strumenti ancora più evoluti, come quello che non solo indichi la provenienza dei prodotti, ma che monitori anche le condizioni di lavoro e i diritti sociali legati alla produzione. “Sarebbe una grande risposta al caos di questo mondo”, ha concluso Fratoianni, lanciando uno sguardo verso un futuro dove la scelta di acquisto diventa un atto di consapevolezza e di cambiamento sociale. Queste app sono, insomma, un modo semplice per far acquisire ai consumatori più consapevolezza verso i propri acquisti, cosicché ogni scelta possa diventare un piccolo, ma significativo, passo verso un mondo più giusto.

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