Lo scrittore Natale Antonio Rossi arriva in libreria con “La Riga Infinita. Romanzo dei Romanzi”, edito Bertoni e presentato al Premio Strega 2025 tra i titoli proposti dagli Amici della domenica. Nicola Bottiglieri, che l’ha proposto per il premio, ha descritto il romanzo con queste parole: “Esiste un libro che non ha inizio né fine? Un libro formato da una pagina in bianco e una stampata ripetute per 363 volte? Un libro per metà scritto dall’autore e per metà dal lettore, il quale potrà usare il foglio pulito per continuare la storia. Un romanzo così particolar potrà essere letto aprendo le pagine a casaccio”.
Si tratta, dunque, di un romanzo particolare, che si rifà a “Lezioni americane” di Italo Calvino e all’idea di rapidità del racconto. “La Riga Infinita” è una raccolta di 178 storie brevi o brevissime, fra le 11 e le 30 parole, che compongono una sorta di mosaico.
“La Riga Infinita” al festival “Lo Scrittore, il Libro, il Lettore” a Rende
La Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS), presieduta da Natale Antonio Rossi, porta a Rende (CS) il festival itinerante “Lo Scrittore, il Libro, il Lettore”, un appuntamento imperdibile per gli amanti della letteratura e non solo. Dal 10 al 12 aprile, il Museo del Presente sarà animato da presentazioni, dibattiti, performance artistiche e momenti formativi, con un focus particolare sull’innovazione nel settore editoriale.
La cerimonia di inaugurazione giovedì 10 aprile alle ore 16,00 con i saluti del Presidente FUIS Natale Antonio Rossi e a seguire tantissime presentazioni con autori locali e nazionali. Sempre giovedì alle 19:15, spazio alla presentazione del libro “La Riga Infinita” di Natale Antonio Rossi, candidato al Premio Strega 2025, con interventi dello scrittore Nicola Bottiglieri e altri ospiti. Un momento di riflessione sull’arte narrativa e il suo ruolo nella società contemporanea.
Venerdì 11 aprile alle 9:45, si terrà il corso formativo AI&Editoria, dedicato all’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo editoriale. Un’opportunità unica per autori, editori e appassionati per scoprire come la tecnologia può diventare un alleato nella creazione e diffusione dei contenuti letterari.
Sabato 12 aprile alle ore 10,30 un importante incontro su “Letteratura e Mediterraneo” con Natale Antonio Rossi e Nicola Bottiglieri, in collegamento Vanna Fois. La rassegna si conclude sabato sera con la proiezione del trailer “Per Caso il Destino” (New Production Eventi e Tempi Moderni), seguito da un dibattito sul futuro della narrazione audiovisiva. Le mattine di venerdì e sabato saranno inoltre dedicate all’incontro con i ragazzi della Scuola Primaria Stancati.
La Federazione Unitaria Italiana Scrittori conferma il suo impegno nella promozione della letteratura e dei diritti d’autore, con un’attenzione particolare alle nuove tecnologie e alle sfide del mercato editoriale.
Intervista a Natale Antonio Rossi, autore di “La Riga Infinita”
L’autore si è aperto in un’intervista, in cui ha raccontato il suo romanzo e l’amore per la scrittura.
Il tuo rapporto con la scrittura?
Ho sempre anteposto la lingua, nelle varie accezioni, alla scrittura. E la scrittura, quindi, è stata sempre intesa per migliorare l’espressione, tenendo conto delle differenze tra lingua e scrittura: la prima è naturalmente sintetica, la seconda analitica
Come nasce l’idea del tuo nuovo manoscritto?
L’idea de’ “La riga infinita” – il mio ultimo romanzo nasce dalle “Lezioni americane” capitolo sulla “Rapidità” e soprattutto dal romanzo più breve (di una riga) che sia mai scritto: “Quando si svegliò, il dinosauro stava ancora lì” di Augusto Monterroso. Mentre l’idea del prossimo, nasce dalle mutazioni, scambi e contatti che sono intervenuti nei rapporti tra gli esseri umani.
Raccontaci i luoghi dov’è ambientato?
“La riga infinita” non ha luoghi, non nel senso del “non-luogo” come teorizza Marc Augé, ma che ogni romanzo deve avere tre elementi di base: il protagonista (uomo, cosa, o altro), il tempo (ieri, oggi, domani) e lo spazio (chiuso, aperto o altro).
Parlaci dei personaggi del tuo romanzo?
I personaggi sono tutti coloro che interagendo con la proposta di romanzo, cambiano la prima veste di lettori e cominciano a scrivere: i personaggi sono i lettori/scrittori e nessuno li può conoscere prima della lettura.
Com’è nata la scelta del titolo?
Il titolo viene fuori da un giornalino che scrivevano i miei nipoti. Maria Letizia e Francesco Saverio, con l’idea di continuare a scrivere su quello che avevano letto:
Quali saranno le prossime iniziative relative al libro?
Non ho molta voglia di andare in giro a proporre il libro. Non mi interessa molto. Non trascuro tuttavia coloro che per differenti ragioni mi propongono di parlarne e di presentarlo nel senso di descrivere una modalità di scrittura ( tra le tante possibili).
Se dovessi scegliere una frase del tuo nuovo ultimo romanzo, quale sceglieresti e perché?
Sceglierei l’ultima. “Quando la colomba bianca chiuse le ali sul cornicione divenne nera” perché è il segnale della presenza di mio figlio, scomparso da poco.
Se dovessi scegliere tre aggettivi per rappresentare il tuo ultimo libro quali sceglieresti.
Facile alla lettura, proponente per il lettore, amico per gli scrittori che sono amici o vogliono diventarlo.
In quale o quali generi letterari incaselleresti il tuo libro?
Non c’è un genere: è la prima volta che nella storia della letteratura italiana, europea e mondiale viene scritto un “romanzo dei romanzi” che sconfina su tutti i generi senza adottarne uno.
È importante scrivere, ma è sicuramente più importante leggere, le tue letture preferite?
Sono un lettore professionale e vado alla ricerca dei libri di qualità, di assoluta qualità, che spesso si trovano pubblicati dagli editori di provincia e che sono indiscutibilmente superiori a molti testi che vincono i premi, i quali sono necessitati per ragioni editoriali e di cassetta a scegliere i mediocri per raggiungere il lettore più lontano.
Cosa significa per te essere in cosa allo Strega 2025?
Sono in corsa per lo Strega perché Nicola Bottiglieri ha ritenuto opportuno presentarlo sapendo bene che i premi li vincono gli editori (per ragioni di cassetta) e non gli scrittori (anche se tutti credono il contrario).