Kanye West, ora noto come Ye, torna a far parlare di sé con una accusa che riaccende la storica faida con Taylor Swift. In un post poi cancellato su X (ex Twitter), il rapper ha affermato di non essere mai stato invitato a esibirsi durante l’halftime show del Super Bowl a causa di tre episodi chiave della sua carriera: la frase “George Bush non si cura dei neri”, l’ormai celebre interruzione del discorso di Taylor Swift ai VMA 2009 e il supporto pubblico a Donald Trump con il cappellino MAGA. Secondo West, proprio il cosiddetto “movimento Taylor Swift” avrebbe contribuito a escluderlo dal più ambito palco musicale d’America.
Tra le provocazioni e le accuse di Kanye West : il Super Bowl come campo di battaglia
La tensione tra Ye e la popstar americana non si è mai realmente placata. Dopo il caos ai VMA, il rapper ha ulteriormente alimentato la polemica nel 2016 con la canzone Famous, dove citava Swift senza il suo consenso – o almeno così sostiene lei. La faida è riemersa anche lo scorso febbraio, quando West ha criticato la cantante per aver ballato durante l’esibizione di Kendrick Lamar ai Grammy 2025, lo stesso Lamar che ha poi conquistato il palco del Super Bowl, mentre Swift era sugli spalti a supportare il fidanzato Travis Kelce, tight end dei Kansas City Chiefs.
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“Troppo avanti per il mainstream”: il lamento di Kanye
Ye ha concluso il suo sfogo sostenendo di essere stato “bloccato dal palco principale” perché “troppo avanti per i tempi”. Non ha mancato di chiudere con una provocazione pesante, menzionando le sue passate dichiarazioni antisemite: “Tutto questo è accaduto prima che diventassi un nazista dichiarato”. Nonostante abbia partecipato a un evento pre-Super Bowl nel 2015 accanto a Rihanna, Ye non è mai stato scelto per lo show ufficiale dell’intervallo. Le sue parole riaprono il dibattito su quanto le sue scelte personali e le controversie pubbliche abbiano influenzato la sua esclusione da uno degli eventi mediatici più importanti del mondo.