Emergono nuovi dettagli sul controverso set di It Ends With Us, adattamento cinematografico del bestseller di Colleen Hoover. A parlare stavolta è Talia Spencer, storyboard artist del film, che ha deciso di rompere il silenzio durante un’intervista per “60 Minutes Australia”. Spencer si schiera apertamente dalla parte di Justin Baldoni, regista e attore protagonista, accusando Blake Lively di aver “tentato di approfittarsi della sua gentilezza”. Secondo la creativa, l’attrice avrebbe cercato di ottenere un controllo eccessivo sulla produzione, compromettendo la visione originaria del regista.
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Caso legale tra Blake Lively e Justin Baldoni: le accuse e una battaglia legale da 400 milioni
Il caso legale tra Lively e Baldoni è diventato uno dei più discussi di Hollywood. Tutto è iniziato con una denuncia per molestie sessuali da parte dell’attrice, seguita da una controdenuncia da 400 milioni di dollari presentata da Baldoni per diffamazione ed estorsione. Spencer, che definisce Baldoni “uno dei pochi registi veramente rispettosi”, ha dichiarato di non aver mai percepito comportamenti inappropriati da parte sua. Il regista, secondo l’accusa, si sarebbe sentito sotto pressione dopo che Lively avrebbe cercato di riscrivere parti del copione, anche in presenza di celebrità come Ryan Reynolds e Taylor Swift.
Un film offuscato dalla polemica
Quello che doveva essere un progetto emotivo e potente sulla violenza domestica è ora oscurato dalle polemiche legali e dai sospetti reciproci. Spencer ha concluso auspicando che “la verità venga a galla” e che “le parti innocenti vengano riconosciute come tali”. Il processo tra le due star è previsto per marzo 2026, ma intanto l’immagine del film risulta danneggiata. Un’occasione mancata per un’opera che ambiva a sensibilizzare su tematiche importanti, ora intrappolata tra potere, ego e tribunali.
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