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Accuse shock

Rocco Siffredi accusato di stupro sul set: testimonianze shock

Rocco Siffredi è accusato da alcune pornostar di violenze sul set. Le Iene raccolgono le testimonianze. L’attore si difende parlando di complotto e consenso rispettato

di Redazione Rumors.it | 16 Aprile 2025
Foto: Alberto Terenghi / IPA

L’inchiesta andata in onda su Le Iene il 15 aprile 2025 ha portato sotto i riflettori accuse gravissime di stupro e violenza contro uno dei volti più noti del porno internazionale: Rocco Siffredi. Alcune attrici del settore, provenienti da vari Paesi e senza legami tra loro, hanno denunciato episodi di violenza fisica e psicologica sul set, raccontando di aver subito violenze e atti non consensuali durante le riprese dei film dell’attore italiano. Siffredi, raggiunto dai giornalisti, ha negato ogni accusa, parlando di una “congiura internazionale” contro di lui.

Rocco Siffredi sotto accusa: le testimonianze scioccanti delle attrici

Le dichiarazioni raccolte da Le Iene, per mano dei giornalisti Roberta Rei e Francesco Priano, descrivono un ambiente di lavoro in cui i limiti fissati nei contratti sarebbero stati sistematicamente ignorati. Alcune performer hanno raccontato di essere state sputate, insultate e costrette a partecipare a pratiche sessuali non concordate.

Una testimone parla apertamente di abusi avvenuti davanti alle telecamere: “Continuava a sputarmi addosso, a dirmi: lo vedi che ti piace? Per me è stato uno stupro a tutti gli effetti”.

Un’altra attrice ha raccontato di essere stata costretta a svolgere pratiche fuori contratto, per cui non aveva dato il consenso: “Mi ha costretta a fare cose an*li su di lui con la bocca e con le dita. E io non volevo. Gliel’ho detto. Ma continuava a insistere, mi ha costretta“. Quando ha provato a rifiutare, Rocco Siffredi avrebbe minacciato di non pagarla per il lavoro: “Se non fai l’an*le, devi dimostrarmi in un altro modo che ti devo pagare“, le avrebbe detto. Qualcosa di simile è successo anche a un’altra performer, che ha raccontato di essere stata costretta a un rapporto non consensuale: “Ha fatto un an*le con me, cosa che io gli avevo proibito di fare. Mi è anche uscito il sangue”.

Tuttavia, pare che le violenze si svolgessero anche lontano dalle telecamere: un’attrice ha infatti rivelato di essere stata aggredita in bagno da Rocco Siffredi.

Rocco Siffredi
Foto: RaiPlay screenshot

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Il problema dei “video di consenso”

Un elemento particolarmente controverso emerso dall’inchiesta è il ruolo dei cosiddetti consent videos, filmati realizzati prima delle riprese nei quali le attrici dichiarano di accettare le pratiche previste. Secondo le attrici, questi video sarebbero stati girati in contesti di pressione psicologica, privi di reale valore legale o morale.

La difesa di Siffredi: “Tutto sempre consensuale”

Rocco Siffredi ha risposto alle accuse con fermezza, sostenendo che ogni scena girata sia sempre stata frutto di accordi chiari: “Sono stato leggerino in qualche scena, ma non ho mai violentato nessuna. La mia sessualità è forte e violenta, ma è sempre stata consensuale. Non sono un perverso stupratore”. L’attore ha anche ipotizzato un complotto orchestrato per distruggere la sua carriera e ha promesso di fornire prove per discolparsi.

Il consenso nel porno: una questione ancora aperta

Le accuse contro Siffredi riaccendono un dibattito cruciale: cosa significa davvero consenso nel porno? Le pressioni economiche, la paura di ritorsioni e la mancanza di tutele legali possono compromettere la capacità di una performer di esprimere un vero dissenso. L’industria dovrà affrontare una riflessione profonda sulle pratiche in uso, sui meccanismi di protezione e sul rispetto dei limiti concordati.

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Rocco Siffredi accusato: le reazioni e le possibili conseguenze

Sui social si è scatenata una vera tempesta: mentre alcuni utenti difendono Siffredi, altri chiedono giustizia e maggiore responsabilità e tutele nel settore. Al momento, le accuse non hanno portato a un’indagine giudiziaria formale, ma l’eco mediatica dell’inchiesta potrebbe indurre le autorità ad aprire un fascicolo. Intanto, il mondo dell’hard è costretto a guardarsi allo specchio.