Re Carlo III ha aperto il cuore parlando del cancro in occasione di un evento organizzato a Buckingham Palace. Di fronte a malati e operatori del settore, il sovrano ha condiviso parole forti, sincere, commosse. Una testimonianza che ha colpito il Regno Unito — e non solo — proprio per la sua vulnerabilità e umanità.
Il re diventa “uno dei tanti”: la diagnosi e il messaggio ai malati
“Sono diventato anche io uno di quelli nelle statistiche”, ha dichiarato Carlo III, ricordando il momento della diagnosi arrivata quindici mesi fa. “Un’esperienza spaventosa e scoraggiante, quella di sentirsi dire che hai il cancro”, ha detto, definendo la malattia come qualcosa che coinvolge non solo chi la riceve, ma anche i propri cari. Il re, che non ha mai specificato di quale tipo di tumore si tratti, ha raccontato di averlo scoperto durante un intervento per una prostata ingrossata. E da quel momento, ha scelto di affrontare la sua battaglia non solo con determinazione, ma anche con una voce pubblica. “Questa esperienza può illuminare con nettezza il meglio dell’umanità”, ha sottolineato.
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Il sostegno della famiglia e la forza della testimonianza
Accanto a lui, in questo doloroso percorso, anche la nuora Kate Middleton, che lo scorso settembre ha annunciato di essere “libera dal cancro” dopo un ciclo di terapie preventive. In quel caso, la principessa del Galles aveva parlato apertamente della propria operazione addominale, fornendo qualche dettaglio in più rispetto alla scelta più riservata del suocero. Nonostante la malattia, Re Carlo non ha mai rinunciato ai suoi impegni ufficiali, partecipando a incontri istituzionali e visitando l’Italia lo scorso aprile. Una forza che ha colpito molti, ma che affonda le sue radici anche nella speranza regalata da un incontro speciale.
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Dame Deborah James, la “speranza ribelle” che ha ispirato il sovrano
Tra le figure che hanno segnato il percorso emotivo del sovrano c’è Dame Deborah James, attivista e paziente oncologica scomparsa, che incontrò il principe William prima della sua morte. Carlo la ricorda con parole toccanti: “Ha saputo parlare ai malati, invitandoli a vivere una vita degna di essere vissuta, con gioia, rischiando anche, amando profondamente, senza rimpianti e sempre, sempre con una speranza ribelle.” Il discorso è stato definito come uno dei più sinceri e commossi di Re Carlo, che ha ringraziato le associazioni presenti e ha sottolineato: “I momenti più bui della malattia possono essere illuminati dalla più grande compassione”.
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