Tucson è uno dei modelli più importanti e rappresentativi del marchio coreano, un’auto che nel tempo è sempre stata un punto fermo, passando attraverso una serie di rinnovamenti e restyling importanti. L’ultimo intervento è datato 2024 quando tecnici e designer sono intervenuti in maniera abbastanza “morbida” su alcuni particolari stilistici e tecnologici, attualizzando così il Suv coreano quel tanto che basta per adeguarlo ai tempi senza stravolgerne la filosofia.
Linea moderna e calandra personale
La lunghezza di nuova Tucson rimane invariata, 4,52 metri, mentre il passo di 2,62 metri favorisce una eccellete abitabilità interna. Dal punto di vista del design, invece, l’elemento più significativo è la calandra che si evolve rispettando comunque lo stile complessivo dell’auto con una firma luminosa composta di un buon numero di led che conferisce al frontale un look unico e personale.
Leggi anche> Hyundai, ricarica elettrica più rapida per viaggi in serenità
Abitacolo spazioso e comodo, plancia tecnologica
Una volta a bordo ci accorgiamo di tanti miglioramenti importanti, ad iniziare dalla plancia che propone due schermi affiancati di facile ed immediata lettura, uno per il quadro strumenti e l’altro per l’infotaiment. Il comando del cambio ora è su una leva sul fianco destro dello sterzo. Facilissimo da usare ha solo tre posizioni: Drive, Retro e Parking. Dietro lo sterzo, invece, troviamo due leve, una a sinistra e l’altra a destra, che servono per modulare il recupero d’energia. Eh si, perché oggi la Tucson con propulsione ibrida punta tutte le sue carte sull’efficienza energetica ottimizzando prestazioni e consumi.
Ibrida dai consumi sorprendenti
Su strada la Tucson in versione ibrida plug in sorprende davvero. Se la batteria è completamente carica si possono percorrere una sessantina di Km in modalità esclusivamente elettrica, autonomia sufficiente per gli spostamenti giornalieri in ambito urbano. Quando la carica si esaurisce invece procediamo a benzina, anzi in modalità ibrida, ed è in questa fase che Tucson ci sorprende. Grazie all’efficienza in fase di rilascio e di frenata infatti la batteria si ricarica in maniera continua consentendo al motore elettrico di interagire in modo costante con il 1600 turbo benzina, alternando così l’alimentazione a benzina con quella elettrica.
Leggi anche> Hyundai Kona, gamma rinnovata per una scelta più completa
Silenziosa ed efficiente
Il risultato di questo mix è innanzitutto una ottimizzazione dei consumi (nella nostra prova nei trasferimenti autostradali sulla lunga distanza, abbiamo rilevato una percorrenza media superiore ai 16 Km/litro), consumi che migliorano ulteriormente nell’utilizzo urbano e periurbano, il tutto sommato ad una gradevole fluidità di marcia ed una estrema silenziosità. Il motore elettrico comunque è sempre pronto ad entrare in funzione, non solo nelle fasi di accelerazione ma anche nella marcia a velocità costante con il piede appena appoggiato sull’acceleratore, dove capita di ritrovarsi a velocità abbastanza elevate, 100-120 Km/h, con il motore termico spento e quello elettrico che provvede a spingere la nostra Tucson.
Leggi anche> Hyundai Inster, l’elettrica della nuova era
Una gamma solo ibrida, e c’è anche il diesel (Ibrido)
Volendo tirare le somme possiamo quindi affermare che questa nuova generazione di Tucson eccelle per la qualità complessiva dei materiali, nelle dotazioni tecnologiche, nell’efficienza complessiva, nei consumi ridotti e nel comparto sicurezza dove troviamo una ricca serie di dispositivi di ausilio alla guida. Tucson è declinata in diverse versioni sia ibride 48 volt (anche diesel), full Hybrid e ibrida plug-in con prezzi che vanno dai 33.350 euro della Xtech ibrida 48 volt con cambio manuale ai 50.700 euro dell’ibrida plug-in due o quattro ruote motrici.
Francesco Ippolito