Paola Iezzi, ospite a Belve, ha raccontato senza filtri uno dei periodi più bui della sua vita: la separazione professionale dalla sorella Chiara, con cui aveva formato uno dei duo musicali più amati degli anni Duemila. «Quando ci siamo separate, mi sentivo persa, niente aveva più senso», ha confessato. Dopo lo scioglimento del duo nel 2013, Paola ha vissuto momenti di forte smarrimento: «Pensavo spesso alla morte, pensavo che per me poteva finire lì». La distanza tra le due sorelle è durata un paio d’anni, durante i quali Chiara ha attraversato una crisi personale. Ma Paola ha avuto la forza di chiedere aiuto: «Mi sono detta: è arrivato il momento di farmi aiutare».
Il litigio con Arisa e la delusione
Nel corso dell’intervista, la Iezzi ha parlato anche dello scontro social con Arisa, nato da una grande incomprensione. «Lei ha il mio numero, ci siamo sentite tante volte. Il fatto che abbia scelto di attaccarmi pubblicamente mi ha sorpreso», ha raccontato, riferendosi a una lite scoppiata online dopo un commento frainteso. La polemica con Arisa è stata un episodio amaro, che ha lasciato il segno nella cantautrice, già provata da anni difficili: «Sono stati dieci anni intensi, ma pieni di apprendimento».
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Una confessione intima davanti a Fagnani
Ma è sul finale che Paola Iezzi lascia il pubblico senza parole. Alla domanda diretta di Francesca Fagnani, risponde con ironia: «Mi sento un gay nel corpo di una donna. Ho sempre avuto un debole per le donne intelligenti e un po’ maschili». Poi scherza: «Diciamo che l’altra cosa mi piace molto di più!». La cantante, legata dal 2007 al regista Paolo Santambrogio, rivela anche un dettaglio inedito: «Abbiamo avuto una crisi e ci siamo lasciati per sei mesi». Un’intervista intensa e autentica, che mostra il lato più fragile e vero di una delle voci femminili più iconiche della musica italiana.
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