Un chilometro e trecento metri di glamour, musica e sogni: il Turquoise Carpet dell’Eurovision Song Contest 2025, con i suoi 1300 metri di lunghezza, ha ospitato Lucio Corsi e ha trasformato Basilea in un palcoscenico mondiale, regalando momenti di pura magia e alcune inevitabili tensioni politiche.
Un tappeto di stelle e tram d’epoca
Trentasette delegazioni hanno sfilato lungo il percorso più spettacolare della storia dell’Eurovision. Partendo dal Rathaus, lo storico municipio, gli artisti hanno attraversato il centro città a bordo di tram d’epoca decorati, tra selfie, flash e l’energia travolgente dei fan. Un viaggio collettivo verso la musica che unisce i popoli.
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Lucio Corsi all’Eurovision 2025
Lucio Corsi, orgoglio italiano, ha catturato l’attenzione con la sua profondità: “Questo mondo ci vuole forti come pietre, perfetti come fiori, ma non è sempre possibile”. Accanto a lui, Gabry Ponte per San Marino ha rivelato la sua timidezza: “Stare dietro la console è la mia corazza”, raccontando un inno alla danza collettiva.
Musica e politica: le ombre del conflitto
Tra i momenti più toccanti, le proteste pacifiche per la delegazione israeliana. Bandiere palestinesi e striscioni hanno ricordato come l’attualità internazionale non possa essere ignorata, nemmeno in un evento dedicato all’arte e all’unione. Un manifestante si è seduto davanti al tram della cantante Yuval Raphael, bloccandolo per alcuni minuti, in un momento di forte tensione poi rapidamente rientrata.
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I protagonisti del tappeto turchese
Da Tommy Cash per l’Estonia al gruppo KAJ, favorito dalla Svezia, il red carpet ha ospitato i volti più interessanti del panorama musicale europeo. Un caleidoscopio di storie, lingue e sogni pronti a conquistare il palco delle semifinali del 13 e 15 maggio, con la finalissima del 17 che già si preannuncia elettrizzante.
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