Racchetta in dono, sorriso sulle labbra e una battuta che ha fatto il giro del mondo. Jannik Sinner, attuale numero uno del tennis mondiale, è stato ricevuto oggi in udienza privata da Papa Leone XIV. Un incontro inedito e disteso, dove sport e spiritualità si sono incrociati con leggerezza, tra battute e gesti simbolici. Il campione azzurro ha regalato al Pontefice una racchetta da tennis e, con aria scherzosa, gli ha chiesto: “Vuole giocare?“.
La reazione di Papa Leone XIV: “A Wimbledon mi lascerebbero…”
La risposta del Papa non si è fatta attendere: guardando la sala piena di mobili e lampade, ha sorriso e ha replicato: “Lasciamo stare, qui meglio di no“. Poi, con tono ironico, ha aggiunto: “A Wimbledon mi lascerebbero…“, accennando al celebre torneo londinese. Un momento di spontanea complicità che ha conquistato tutti i presenti e ha messo in luce la capacità comunicativa del giovane tennista e lo stile affabile del Pontefice.
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Insieme alla famiglia e alla FITP
All’incontro erano presenti anche i genitori di Jannik Sinner, il presidente della FITP Angelo Binaghi e la sua famiglia. Dopo i saluti iniziali, “Piacere, onorato“, ha detto Sinner, il campione ha presentato mamma e papà al Papa, specificando che parlano tedesco, lingua conosciuta anche da Leone XIV. Il presidente Binaghi, invece, ha donato al Pontefice la tessera ufficiale della Federazione Italiana Tennis e Padel, accogliendolo simbolicamente tra i tesserati.
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Complimenti e aggiornamenti sul torneo
Durante il colloquio, Papa Leone XIV si è congratulato con Sinner per il match del giorno precedente. “Hai vinto“, ha detto il Pontefice, con Sinner che ha risposto sorridendo: “Ci siamo riusciti“. Alla domanda su come stesse andando il torneo di Roma, il campione ha spiegato: “Siamo in gioco, all’inizio del torneo era difficile ma con tre partite abbiamo preso“, dimostrando concentrazione e umiltà. Un incontro che unisce fede, sport e leggerezza, e che segna un nuovo, affettuoso capitolo nella carriera del campione altoatesino, sempre più simbolo del talento italiano nel mondo.
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