
Luciana Littizzetto ha dedicato la sua prima letterina della stagione agli attivisti della Global Sumud Flotilla, che con il loro coraggio hanno cercato di portare aiuti a Gaza. Con un messaggio che esprime gratitudine, la comica torinese ha sottolineato come gli attivisti abbiano dimostrato al mondo ciò che molti preferiscono ignorare, facendo un atto concreto anziché parole. “Grazie per il coraggio che avete dimostrato mettendovi in mare”, ha dichiarato durante la puntata di “Che tempo che fa” del 5 ottobre, esprimendo il suo supporto alla causa della Flotilla.
Un gesto senza violenza che ha fatto la differenza
“Avete fatto vedere al mondo quello che il mondo cieco fa finta di non vedere”, ha continuato Littizzetto, sottolineando come la Flotilla abbia scelto la via della pacifica azione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui drammatici eventi in corso a Gaza. Il coraggio di queste persone, che non si sono fermate di fronte alle difficoltà, è stato un segnale forte per tutti. Luciana ha anche criticato le critiche mosse agli attivisti, da chi li accusava di essere “provocatori” e “irresponsabili”, chiedendo “chi sono i responsabili di questo genocidio?”.
Un impegno che va oltre le parole
Littizzetto ha concluso il suo messaggio con una riflessione sulla speranza, citando Jane Goodall: “La speranza è un lavoro quotidiano”. Un ringraziamento agli attivisti per aver mantenuto viva la speranza della pace, e un impegno da parte di tutti a fare in modo che la loro missione non fosse vana. Concludendo, ha promesso che l’Italia avrebbe continuato a far sentire la propria voce, a sostegno della causa della Flotilla, affinché tutti i membri del gruppo tornino a casa sani e salvi.
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La risposta di pubblico e social
La letterina di Littizzetto ha suscitato una grande reazione, con applausi in studio e migliaia di like e condivisioni sui social. Molte persone hanno espresso il loro supporto, riconoscendo il valore del gesto degli attivisti e il coraggio della comica torinese nel portare avanti un messaggio così potente. Un chiaro segnale che la solidarietà e l’impegno per la pace sono temi che uniscono, al di là delle polemiche e delle difficoltà.
















