x

x

Blugrana: “La scena musicale non esiste. Esiste la musica”

Una chiacchierata su musica e spettacolo con la band piacentina Band rock piacentina, ma stiamo semplificando, i Blugrana sono attivi dal 2003. Hanno aperto concerti per grandi band italiane come Subsonica, Ministri e Verdena, e malgrado i cambi di formazione, hanno trovato in questo caos il loro equilibrio e la loro identità. Ad oggi, i Blugrana […]

di Redazione di Rumors.it | 23 Marzo 2019
Foto: Juzaphoto

Una chiacchierata su musica e spettacolo con la band piacentina

Band rock piacentina, ma stiamo semplificando, i Blugrana sono attivi dal 2003. Hanno aperto concerti per grandi band italiane come Subsonica, Ministri e Verdena, e malgrado i cambi di formazione, hanno trovato in questo caos il loro equilibrio e la loro identità. Ad oggi, i Blugrana sono quattro, Marcello, Biagio, Matteo e Marco, e ognuno di loro contribuisce in maniera unica al sound della band:  “Ogni componente che ha fatto parte di questa band ha portato il proprio vissuto. Ogni canzone ha un genere diverso, ognuno di noi quattro ha portato la propria esperienza e quattro generi musicali completamente diversi che siamo riusciti a mescolare insieme.”

La loro ultima fatica discografica, Salvami, disponibile ovunque, ne è il manifesto, ma è anche un inno al potere salvifico della musica: “Il messaggio principale del disco sta nel titolo stesso. Salvami, la parola che noi urliamo all’album stesso, che rappresenta quello che noi abbiamo come esigenza dalla nostra musica, una salvezza che è a livello personale e musicale.” In questa dimensione si inserisce lo speciale mix di musica e arte pensato per l’album. Arte che non si ferma alla copertina ma che sarà la co-protagonista della presentazione live di Salvami, che avverrà il 5 aprile a Piacenza: “La particolarità della serata sarà che saremo affiancati sul palco da Antonio Cotecchia, l’artista che ha dipinto la copertina dell’album, che è un olio su tela. Dipingerà live in base alle emozioni che riusciremo a trasmettere noi con la nostra musica, tramite dei codici sarà estratto dal pubblico qualcuno che potrà portare il quadro a casa.”

Biagio Antonacci e Laura Pausini: fuori l’attesissima collaborazione|LEGGI

Foto: Juzaphoto

Takagi & Ketra trasformano Tommaso Paradiso, Jovanotti e Calcutta in cartoons|SCOPRI

Non solo arte e musica ma, come per ogni band, una voglia sfrenata di live. I Blugrana fanno parte dei 130 artisti selezionati da 1M Next, concorso che potrebbe portarli su un palco importantissimo, quello del Concerto del Primo Maggio: “Non è un punto di arrivo, è un punto di ripartenza. Andare a suonare su quel palco sarebbe una cosa fantastica, ci sentiamo pronti per poter affrontare una situazione live del genere.” E alla domanda sul futuro, ribadiscono: “Vogliamo suonare dal vivo il più possibile.”

Per loro, che di artisti indie ne hanno affiancati non poco, non esiste una scena musicale, tantomeno una scena indie. “Esiste solo la musica e poi come uno la interpreta da ascoltatore. Non credo che facciamo parte di questa nuova scena indie, quella dei The Giornalisti eccetera. Il nostro intento con questo disco, Salvami, è molto ambizioso: vogliamo portare un concetto più inglese di musica. In Italia la voce viene messa davanti agli arrangiamenti. Noi abbiamo cercato di mettere la voce al pari degli altri strumenti, come se fosse uno strumento aggiunto, che è un po’ come si fa in Inghilterra, dandogli una veste moderna. Non siamo nostalgici, vogliamo vivere il presente e arrivare alle persone che vivono questo periodo storico, speriamo di esserci riusciti.”

Sfera Ebbasta: il trapper dal cuore tenero|LEGGI

Parlando di talent show, la risposta è diplomatica, ma la stoccata non si fa aspettare: “Oggi, soprattutto in Italia, c’è una musica che io definisco leggera. Che magari si farà un po’ fatica a ricordare più avanti. Il nostro intento è quello di cercare di proporre una musica come quella di cinquant’anni fa, che è ancora attuale, però fatta con le nostre esperienze con le nostre idee e con i nostri suoni, per proporre ovviamente qualcosa di nuovo.”

Priscilla Lucifora