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Donald Trump finirà in carcere? Che cosa rischia l’ex presidente con la quarta incriminazione

Per Donald Trump è arrivata la quarta incriminazione, con peculiarità diverse dalle altre e a quanto pare molto più aggressiva

di Beatrice Anfossi | 17 Agosto 2023
Foto: IPA

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato incriminato, di nuovo. Questa volta le accuse si concentrano sul presunto tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 nello stato della Georgia, da cui è partita appunto l’incriminazione. A muoverla è stata la procuratrice della contea di Fulton e coinvolge non soltanto il tycoon ma anche 18 complici, tra cui il suo ex avvocato ed ex sindaco di New York Rudy Giuliani. Nel documento, citato da Il Post, si legge che le persone in oggetto “si erano rifiutate di riconoscere la sconfitta di Trump e avevano consapevolmente e deliberatamente cospirato per modificare in maniera illegale i risultati delle elezioni in favore di Trump”.  

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Trump accuse Georgia: perché questa incriminazione è diversa

Ma che cos’ha di diverso questa incriminazione di Trump rispetto alle altre? Prima di tutto, non è un’accusa federale, ma statale. Questo significa che mentre per le prime tre, nel caso in cui venisse elettro nuovamente Presidente, potrebbe concedersi la grazia, questa accusa rimarrebbe comunque pendente. In secondo luogo, per la prima volta nei fascicoli dell’accusa vengono fatti nomi e cognomi di diversi complici, compresi nomi influenti dell’entourage di Trump. Nelle precedenti, invece, si faceva riferimento ad altri attori in maniera molto più sfumata, senza coinvolgere nomi di peso. Infine, ed è forse questo il tratto più saliente, la quarta incriminazione di Trump si appella ad una legge, la Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act (RICO), che era stata formulata negli anni Settanta per contrastare in particolare i gruppi mafiosi, molto attivi all’epoca.

La legge, infatti, non prevede tanto l’incriminazione per reati concreti e puntuali, quanto la possibilità di accusare un soggetto di essere a capo di una vasta rete criminale, pur non commettendo alcun reato in prima persona. Secondo l’accusa mossa nei confronti di Donald Trump, nello specifico, l’associazione criminale da lui manovrata aveva lo scopo di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 in Georgia, e di conseguenza in tutti gli Stati Uniti.

Il commento dell’ex presidente degli Stati Uniti, che era già stato arrestato a inizio giugno (per poche ore), non si è fatto ovviamente attendere. Come riportato da Ansa, infatti, sulla sua piattaforma Truth Donald Trump ha scritto: “Mi sembra truccato! Perché non mi hanno incriminato 2,5 anni fa? Perché volevano farlo proprio nel bel mezzo della mia campagna politica. Caccia alle streghe!“. Nel complesso, ad oggi, il tycoon dovrà rispondere in totale di 91 capi d’accusa: si tratta della somma di tutte e quattro le incriminazioni ricevute, tre federali e una statale. Nonostante l’onda d’urto, la popolarità di Trump tra il suo elettorato non fa che crescere… che ci aspetti un risultato a sorpresa nel 2024?

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