Continuano le testimonianze contro Marilyn Manson, questa volta parla l’attore Corey Feldman
Si allunga ancora di più la lista di accuse contro il cantante Marilyn Manson. Tutto è partito dall’ex fidanzata Evan Rachel Wood che l’ha accusato di violenza fisica e psicologica, dopo di lei tantissime altre persone dal mondo dello spettacolo hanno creato una lunga lista di scioccanti dichiarazioni contro il cantante.
L’ultima incredibile testimonianza arriva dall’attore Corey Feldman, famoso per alcuni film cult anni ’80 come I Goonies e Stan By Me. Feldman ha scritto in un lungo post pubblicato su Instagram dei continui e ripetuti “abusi mentali e fisici” che ha dovuto subire da parte di Marilyn Manson, con una foto di loro due alla fine degli anni ’90.
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Foto: Gianni Fiorito
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Queste le sue prime parole: “Quando Manson cercò di farmi sniffare cocaina con lui, manipolandomi per farmi rompere i miei cinque anni di sobrietà, lì è dove le lunghe decadi di abuso mentale e fisico sono iniziate!”. Feldman ha poi spiegato che Marilyn Manson era realmente ossessionato da lui: ” […] Non mi credete? guardate allora i fatti pubblicati. Manson per primo ha scritto diversi passaggi su di me nel suo libro “Long road out of hell”, visto che ci siamo conosciuti alcuni mesi prima […]. Lui ha afferrato il mio viso davanti alla folla e mi ha baciato con il suo rossetto nero, che non sono riuscito a togliermi per tutta la notte. Lui si è accollato a me continuando a dirmi quanto fosse un mio “grande fan” […], tutto questo è documentato nel suo libro!”. L’attore ha poi affermato che gli abusi mentali e fisici non sono solo documentati nel libro di Manson ma anche nell’autobiografia di Jenna Jameson Bitton: “Lei ha scritto dell’ossessione di Manson per me”.
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Corey Feldman ha poi affermato che prima che il libro uscisse, Marilyn Manson voleva essergli amico e gli diceva in modo insistente che era il suo idolo. In realtà, l’attore ha affermato che questo era solo un modo che Manson usava per cercare di manipolarlo. Corey Feldman racconta la sua “amicizia” con Manson come un vero e proprio incubo che gli ha scombussolato negativamente la vita.
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