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Matteo Garrone, la delusione degli Oscar e l’importanza della distribuzione

Matteo Garrone è tornato a parlare della sconfitta di “Io Capitano” agli Oscar dovuta, secondo lui, ad alcuni errori commessi

di Sara Radegonda | 17 Marzo 2024
Foto: Andrea Avezzù La Biennale di Venezia - Foto ASAC

A fare il successo di un film non è solo la storia, gli attori o il pubblico, bensì una sinergia di elementi che, in equilibrio, conducono all’olimpo. Nonostante siano stati spesso sottovaluti da mercati cinematografici come quello italiano, i processi di distribuzione e la promozione contribuiscono in modo importante alla riuscita complessiva di un film, al pari di un buon casting e di una bella sceneggiatura. A dimostrazione di ciò sono arrivate le parole di Matteo Garrone, reduce dalla sconfitta del suo Io Capitano agli Oscar 2024, dove ha trionfato La zona di interesse di Jonathan Glazer.

Io Capitano Garrone

Io Capitano, un film di Matteo Garrone
Foto: Ufficio stampa 01 Distribution

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Matteo Garrone Oscar sconfitta: “La campagna non è andata come doveva”

Di ritorno da Los Angeles, il regista ha tenuto una master-class al Teatro Petruzzelli, come ha riportato Ansa, e dopo la proiezione del suo film ha parlato dei motivi per cui, secondo lui, Io Capitano non si è aggiudicato la statuetta:

Agli Oscar era possibile vincere. Purtroppo la campagna non è andata come doveva andare, non abbiamo avuto il distributore americano giusto che ha investito quello che andava investito e poi, soprattutto, nessuno ci ha detto che si poteva correre in tutte le categorie. Una cosa che fa la differenza perché è una gara in cui non tutti partono alla pari. Se corri per tutte le categorie hai come votanti tutti i diecimila dell’Academy, mentre per la categoria miglior film straniero a votare sono solo in mille.

E poi ha concluso:

Gli inglesi votanti sono poi ben novecento, mentre gli italiani poco più di cento – ha spiegato -. Correre per tutte le categorie ci avrebbe dato più chance.

Parole che pongono nuovamente l’accento sull’importanza di supportare un film con una dovuta promozione e distribuzione. Elementi che, ad oggi, per alcuni restano pericolosamente sottovalutati.