Numerose difficoltà per la nuova pellicola della saga, ma Tom Cruise non si ferma davanti a niente
Spie, talpe, agenti infiltrati, commercianti d’armi e venditori illegali di plutonio… L’Ethan Hunt di Tom Cruise ha lottato contro ogni sorta di nemico, ma ora si ritrova a dover fronteggiare un pericolo che ancora non aveva incontrato e che è, in realtà, nuovo per tutti. Il Covid-19 è entrato a far parte, già da tempo, anche del mondo del cinema e ha causato l’interruzione di tutti i set cinematografici per parecchi mesi. Il set di “Mission: Impossible 7” non è un’eccezione. Ma finalmente, dopo le pause natalizie, riprendono appieno i lavori, seppur con non poche difficoltà…
Il regista Christofer McQuarrie ha scelto di spostare le riprese negli studi di Longcross, nel Regno Unito, che hanno già ospitato la produzione di importanti pellicole come quelle di “Skyfall”, “Thor: The Dark Lord”, “Guardiani della Galassia” e “Assassinio sul Nilo”. Studi che hanno visto l’uscita di numerosi film di successo dunque, potremmo pensare, studi molto fortunati… ma non questa volta. I Longcross Film Studio infatti si trovano a Surrey, nel sud est del Paese, che recentemente è entrato a far parte della Tear 4, ovvero la zona britannica super rossa ad alto pericolo, dove il Coronvirus è maggiormente concentrato.
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Ma fortunatamente il film ha per produttore lo stesso Tom Cruise che non è rimasto con le mani in mano e ha iniziato a spendere milioni di dollari per mettere al sicuro l’intero luogo di lavoro. Il piano è di adattare a set cinematografico quello che era stato un vecchio centro di progettazione di carri armati: alla fine delle operazioni di trasformazione, il risultato dovrebbe essere un luogo al cento per cento privo di pericoli e in cui la troupe potrà terminare le riprese in tutta sicurezza.
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E se questo ancora non basta, ci pensa Tom a tenere tutti quanti in riga. A metà dicembre è trapelata la notizia di una sfuriata che Cruise ha rivolto a due membri della troupe che, a quanto pare, stavano troppo vicini e quindi non stavano rispettando le norme di distanziamento. Dopo questo episodio, ben cinque persone hanno lasciato il set, aiutati forse dal fatto che lo stesso attore aveva minacciato di licenziare tutti. Insomma, con un vigile della sicurezza come Tom, siamo certi che nessuno oserà più sgarrare e “Mission Impossible 7” sarà finalmente terminato in tutta sicurezza.
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