Luigi Tenco, la famiglia scrive una lettera a Mogol: “Non diffonda notizie errate”

Dopo la premiazione di Mogol a Sanremo, la famiglia del cantautore ha voluto fare alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni del paroliere

di Roberta Mazzacane | 31 Ottobre 2021
Foto: Ufficio Stampa

A Sanremo la scorsa settimana c’è stata la manifestazione canora “Premio Tenco” organizzata dal club Tenco, da cui però la famiglia del cantautore si è allontanata già da alcuni anni, a causa di opinioni discordanti sul modo di intendere la manifestazione e di rappresentare oggi la figura di Luigi Tenco, scomparso nel 1967. Durante i 3 giorni della manifestazione, un premio è andato anche al celebre Mogol, attuale presidente della SIAE; scelta però non condivisa dagli eredi di Luigi Tenco, che per questo motivo ha deciso di indirizzare una dura lettera a Giulio Rapetti. Mogol, alla cerimonia di consegnare del premio, ha ricordato il suo rapporto con Tenco ed ha lanciato qualche frecciatina al Club Tenco reo, a suo avviso, di aver snobbato la sua arte per troppo tempo.

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Allo stesso modo, la famiglia Tenco ammonisce Rapetti chiedendogli di non dire cose non vere su Luigi. Nella lettera aperta a Mogol, ripresa dai media, la famiglia Tenco scrive: “Egregio Giulio Rapetti (Mogol), facendo seguito alle sue recenti dichiarazioni riportate dalla stampa, La invitiamo a non divulgare notizie errate e fuorvianti che riguardano la vita di Luigi Tenco, cosa che già abbiamo avuto modo di scriverLe nel 2016 immediatamente dopo la trasmissione televisiva “Viva Mogol” a Lei dedicata da Giletti e nella quale era ospite anche Gino Paoli che cercava di correggere le Sue affermazioni fantasiose”.

Mogol - club tenco

Mogol – da Facebook

 

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Nella lettera proseguono gli attacchi alle dichiarazioni del paroliere: “Se Lei fosse stato realmente amico di Luigi, o se avesse anche soltanto ascoltato le parole di Paoli, non avrebbe raccontato tali fantasie ma avrebbe saputo che Luigi era l’esatto contrario del ragazzo triste e solo che Lei dipinge!”.  Infine arriva una stoccata anche alla manifestazione e al club Tenco, fondato a Sanremo nel 1972 da un gruppo di appassionati per promuovere e sostenere la cosiddetta “canzone d’autore“: “Le ricordiamo che il Club Tenco, che per sua ammissione ha sempre snobbato, fu fondato da una persona davvero perbene che amava dare un palcoscenico, a costo zero, ai giovani talenti della canzone d’autore italiana che non trovavano spazio nelle industrie discografiche dell’epoca: quell’uomo perbene, Amilcare Rambaldi, Lei lo ha malamente menzionato definendolo semplicemente un fiorista”.

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Mogol premio Tenco: la famiglia si scaglia anche contro il Club Tenco

Dopo aver chiarito, dunque, quali sono per gli eredi di Luigi Tenco le falsità dette sul suo conto, la lettera termina con tali parole: “Pertanto il Premio assegnatoLe recentemente da questo club, ormai corto di memoria ed incapace di difendere la memoria del cantautore Tenco a cui dovrebbe ispirarsi e persino del suo padre fondatore Rambaldi, ci appare più come una strategia di poca lungimiranza anziché come il riconoscimento di un vero merito artistico. Tanto più che vi è l’evidente e grave conflitto d’interessi del suo ruolo di presidente della Siae che ha finanziato questo stesso Club Tenco, che poi l’ha premiata”.

Foto: Youtube