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Rolling Stone hackera e brucia i giga ai razzisti

La rivista ha attaccato i razzisti italiani con un’operazione mai vista Un’ondata di razzismo ha invaso il nostro Paese negli ultimi tempi, lo vediamo soprattutto sui social, con video, commenti e atteggiamenti sempre più razzisti. I numeri di video online con contenuto razzista, commenti xenofobi e atteggiamenti ostili nei confronti degli stranieri sono paurosamente sempre […]

di Redazione di Rumors.it | 10 Aprile 2019
Fonte: Ufficio Stampa

La rivista ha attaccato i razzisti italiani con un’operazione mai vista

Un’ondata di razzismo ha invaso il nostro Paese negli ultimi tempi, lo vediamo soprattutto sui social, con video, commenti e atteggiamenti sempre più razzisti. I numeri di video online con contenuto razzista, commenti xenofobi e atteggiamenti ostili nei confronti degli stranieri sono paurosamente sempre più alti. Questi hanno inoltre contribuito a rendere il mondo dei social network un posto assai peggiore rispetto a qualche tempo fa, visto che per spargere odio, oggi basta una semplice connessione.

Ecco perché Rolling Stone e l’agenzia Serviceplan Group hanno pensato di colpire proprio il principale strumento d’odio dei razzisti italiani, la loro connessione dati, con un’operazione e una modalità senza precedenti che ha bruciato tutti i loro giga del traffico dati mensile: Burn Racist Giga.

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Fonte: Ufficio Stampa

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Come è stato possibile? Nelle scorse settimane è andata online una landing page che ospitava i video con contenuti razzisti più visti in Italia. Il minisito – creato esclusivamente per l’operazione Burn Racist Giga – è stato pubblicizzato sui social targettizzando tutti coloro che odiano le facce di un altro colore, con l’accortezza di farlo in “dark” per evitare di coinvolgere i non razzisti. Dal minisito era possibile vedere i video solo con connessione mobile e non wi-fi e il loro peso era altissimo rispetto alle classiche clip, dunque tutte le visualizzazioni hanno bruciato i giga dei razzisti o li hanno costretti a pagare parecchio a fine mese.

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La rivista svela oggi l’operazione al pubblico e lo fa con un videocase che coinvolge diverse celeb del mondo dello spettacolo e non, che sostengono questa iniziativa: Mahmood, Dario Franceschini, Tommaso Paradiso, Tommy Kuti, Carolina Crescentini, Matilda De Angelis, Pierluigi Pardo, Fiorello e tanti altri.