Squalificato dal GF Vip, Filippo è ospite di Barbara D’Urso per un confronto con Guenda Goria
“Mi scuso per la mia volgarità, non ho mai detto una cosa per ferire. C’è stato un eccesso di goliardia e volgarità”, queste le parole di Filippo Nardi concorrente al Grande Fratello nel ontano 2001, seconda edizione, e poi ritornato quest’anno come Vip per essere quasi subito squalificato per alcune battute ritenute sessiste nei confronti di Maria Teresa Ruta.
Il nobile cerca di difendersi così: “Mi scuso nuovamente per il mio umorismo volgare. Vorrei ricordare che non ho mai inteso ferire qualcuno, non l’ho mai fatto con rabbia. Ovvio che avevo bisogno di questo lavoro, ma non ho recitato ruoli, volevo solo strappare delle risate e ho fatto quegli errori. C’è stato un crescendo di goliardia. Sono colpevole di aver portato la caserma in prima serata. Però non ci sto quando mi si accusa di violenza e misoginia, qui esagerate voi. Per colpa di queste etichette stanno minacciando mio figlio”.
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Foto: ufficio stampa Endemol Shine Italy
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A questo punto interviene Barbara D’Urso che dice: “Quello che tu hai fatto al GF Vip non è sessismo e nemmeno violenza, sia chiaro. Piuttosto direi che sono state cose orrende. Quello che avresti voluto fare a Maria Teresa è osceno capisci? Io ho frequentato Filippo Nardi perché per un periodo siamo stati amici e ha frequentato casa mia, io sentendo le cose che ha detto… anche se adesso è un po’ che non ci sentiamo più, perché altrimenti… io sentendo quelle cose mi sono detta: ‘questo non è il Filippo Nardi che io conosco, queste sono cose orrende’”.
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GF Vip 5, Filippo Nardi pentito: “Mi scuso per la volgarità”
La figlia della Ruta, Guenda, presente anche lei nella Casa, commenta: “Io ho sofferto, da figlia, per cose che hai detto su mia mamma. Da donna, mi sono arrabbiata, non voglio sentire più questo tipo di linguaggio, su pratiche sessuali, legato alle donne”. Come andrà a finire questa storia? Al momento c’è un Nardi pentito che ammette di avere sbagliato e di avere imparato una lezione importante: “Chiedo scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi. Penso che la dignità non abbia sesso.”
