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Pupo sulla vittoria “rubata” a Sanremo 2010: “Io e Filiberto eravamo primi, ma poi il Quirinale…”

Intervistato da la Repubblica, Pupo ha ricordato quel secondo posto a Sanremo 2010 insieme a Emanuele Filiberto rivelando un complotto del Quirinale

di Nadia Pieri | 27 Novembre 2023
Foto: Angelo Trani

Manca sempre meno all’inizio della 74esima edizione del Festival di Sanremo. Domenica 3 dicembre, nel corso dell’edizione del TG1 delle 13.3o, Amadeus annuncerà i concorrenti in gara. Nel frattempo c’è chi spara a zero sulla kermesse, rivelando addirittura complotti da parte del Quirinale. Stiamo parlando del cantautore Pupo che, intervistato da la Reppublica, ha ricordato la sua mancata vittoria a Sanremo 2010 quando partecipò insieme a Emanuele Filiberto e  il tenore Luca Canonici.

Pupo Sanremo 2010: “Ecco perché arrivammo secondi”

La canzone portata in gara da Pupo, Italia amore mio, fu definita “la più brutta del secolo”. Il cantautore, che ha confessato che il brano fu scritto interamente da lui, ha ricordato: “Diedi parte dei diritti del brano al principe Emanuele Filiberto per far diventare la canzone credibile, ma lui non c’entrava nulla: lo dico oggi per svincolarlo da tutte le responsabilità. Quel giorno ho goduto anche perché avevo previsto che la nostra canzone sarebbe stata eliminata la prima sera, ma poi sarebbe stata ripescata e infine avrebbe vinto il festival”. Non andò, però, esattamente così. Il trio, infatti, arrivò secondo, almeno formalmente.

Pupo

Foto: Mediaset

Pupo Festival di Sanremo: “Volevano squalificarci”

“Prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica, temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo. Avevano capito che avremmo vinto osservando il picco di ascolti record della serata in cui avevamo ospitato Marcello Lippi: quella sera si ruppe la chitarra, ci fu un attimo di impasse e allora Lippi fece un promo della canzone, cosa che non si poteva fare”, ha spiegato. Pupo, Filiberto e Lippi rischiarono la squalifica, ma alla fine riuscirono a trovare un accordo: “Mi proposero di arrivare secondo, dissi: ‘Secondo va bene’”.