Per l’occasione dei 70 anni Renato Zero parla dei suoi tre nuovi album
Il 30 Settembre di quasi settanta anni fa nasceva Renato Fiacchini, alias Renato Zero. Oggi, è disponibile il suo ultimo album: ZeroSettanta di Renato Zero. Un artista dalle grandi capacità provocative e sregolatorie, che non si è mai posto limiti nel raccontare sè stesso. “Renatino, mi ci hanno chiamato per tenerezza ed affetto. Limitandomi nell’esercitare il diritto di difendermi da un destino avverso e disattento ai miei piccoli, ma necessari bisogni. Uno fra tutti: la libertà di esprimermi senza censure. L’ho poi fatto, a mia cura e spese, svincolandomi un po’ alla volta da certi brutti regolamenti di una discografia e di una radiofonia che banchettano insieme, a discapito dell’integrità e della genuinità dei malcapitati artisti” – le parole di Renato sul tema della libertà di esprimersi.
“Ecco dunqe la mia ultima produzione, tre album: perfetti, per festeggiare le mie stagioni con grande soddisfazione. Quaranta brani, rappresentativi di un trascorso che qui vuole ribadire lo sforzo e l’attenzione verso quella coerenza che mi ha sempre contraddistinto”. In uscita prima il volume tre, poi a fine Ottobre e a fine Novembre usciranno rispettivamente i volumi due e uno.
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Foto: Instagram
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ZeroSettanta di Renato Zero: Renato rinasce, e ce lo dimostra con la musica
“Io guardo avanti! Anche se il mio futuro si è andato via via assottigliando, non incidendo però sul mio entusiasmo e sulla mia creatività” dichiara Renato Zero. La scelta di fare uscire i tre album in tre mesi diversi? Rispettivamente il 30 di ogni mese, per “evitare di ingolfare la piazza” dice il cantautore, per dare un po’ di respiro ai padiglioni auricolari. L’ispirazione è stata “generosa”, afferma, e aggiunge: “Che posso dire…. Zero si rinasce!”.
“Questo disco è la mia espressione migliore. L’angelo ferito è un angelo non colpevole di trovarsi nel bel mezzo di questo grande nubifragio di sentimenti di paure di angosce. Io sono stato ferito piu volte quindi le mie cicatrici parlano da sole. Queste cicatrici hanno fatto sì che più io fossi ferito più queste ali si ingrandissero” “Tutto quello che è stato raccolto fa parte di un archivio personale di ciascuno. Sono attento a non disperdere nessuna delle esperienze. In questi mesi di chiusura mi sono adoperato per cercare di immaginarmi come mi sarei visto nei venti anni in questi settanta. Ringrazio quei silenzi e quella serenità che mi hanno permesso di arrivare a questo traguardo. Oggi sono un cristiano orgoglioso della mia musica e di quello che sono”. – queste sono le dichiarazioni di Renato Zero sulla sua nuova produzione.
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In questo disco c’è tutta la verità di Renato Zero. “Renato ha costretto Zero a raccontare tutta la verità per i 70 anni, come davanti ad un confessionale” – ammette il cantante a IlFattoQuotidiano. E poi un omaggio ai suoi collaboratori: “A proposito di questo, lo dico: da questo disco scaturirà un utile per aiutare tutti quelli che hanno collaborato con me ai Live. Le maestranze dai tecnici ai fonici e tutta la grande famiglia che ha contribuito al mio percorso dal vivo”.
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