Diodato è un artista che ha saputo conquistare il pubblico con la sua voce unica e le sue emozioni. Ma dietro al successo, si nascondono anche momenti difficili. Durante l’intervista al Corriere della Sera, Antonio Diodato ha raccontato dei suoi alti e bassi, dei momenti in cui ha dovuto fare i conti con la solitudine e con la paura di non farcela. Ma è proprio grazie a questi momenti difficili che ha trovato la forza di scrivere le sue canzoni più belle e di dare il meglio di sé sul palco. Con il nuovo album Così speciale, Diodato si racconta in modo ancora più intimo e personale, regalando al pubblico pezzi di sé e della sua vera storia.
Diodato intervista: tra successo e momenti difficili
Diodato è uno dei cantautori italiani più apprezzati degli ultimi anni e il suo successo è stato sancito dalla vittoria a Sanremo 2020 con la canzone Fai rumore. Nonostante questo, durante l’intervista al Corriere della Sera ha affermato di non voler essere solo legato al Festival e di voler continuare a sperimentare e crescere come artista. Tuttavia, ha lasciato aperta la possibilità di un suo ritorno sul palco dell’Ariston in futuro.
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Foto: Giuseppe Foglia
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Diodato nuovo album: esce “Cosi speciale” che racconta la vita dell’artista
Il nuovo album di Diodato, intitolato Così Speciale, ha attirato l’attenzione del pubblico per la sua profonda analisi dei sentimenti umani. Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’artista ha spiegato il significato di alcuni dei testi presenti nel suo lavoro, rivelando la sua sensibilità e profondità emotiva. Nel brano Ci vorrebbe un miracolo, l’autore esprime la sua disperazione di fronte ad uno scenario politico e sociale che sembra sempre più ostile:
“È un pezzo che getta uno sguardo sul caos che viviamo, ma volevo che sapesse di umanità, che avesse una luce forte per dare speranza. Quale miracolo vorrei io? Uno per colmare lo strazio di questi tempi caotici e pieni di populismo. Non so però a chi chiedere il miracolo, non sono credente e non vedo appigli. Il mio “vienimi a salvare vienici a salvare” è un allungare una mano, un invito al venirci in soccorso e a creare ponti”.
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Diodato Così speciale: il racconto delle canzoni “Occhiali da sole” e “Buco nero”
Il cantante sul brano Occhiali da sole ha raccontato:
“Mi sono fatto una foto… sono un festaiolo... Racconto le aspettative e lo sguardo di chi ti è vicino che ti arrivano addosso il giorno dopo una serata intensa e divertente finita all’alba. La domanda su “quando metterai le basi” arriva… ma ho fatto una scelta di vita che va in un’altra direzione. Sto vivendo anni di profonda libertà di testa. Posso partire all’improvviso per un viaggio senza dover rendere conto a nessuno. Mi fa bene, mi permette di alimentare la creatività. Credo che anche la famiglia offra spunti di riflessione e se un giorno ne avrò una spero che cambi anche il mio sguardo da artista. Quello che conta è essere connessi a quello che stai vivendo anche se mettersi a nudo e sanguinare non sempre è piacevole”.
In Buco nero ha aperto completamente il suo cuore parlando anche del suo momento delicato:
“È un momento di riflessione su quei periodi bui che tornano a chiamarti e dai quali ci si sente attratti. Non sapere dove ti sta portando il dolore è affascinante, il rischio è affezionarti a quel sentimento. Non se definirla depressione, ma ho vissuto una sensazione di sospensione, vedere le cose scorrere dalle mani e non riuscire ad afferrarle, sentirsi dietro a un vetro e non riuscire ad entrare in contatto col mondo. Ho percepito quell’attrazione ma ho reagito grazie alla musica. E ho pensato a quegli artisti che ho amato, dai Nirvana ai Radiohead, che ti accompagnavano dentro e fuori da luoghi bui”.
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