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Nicolas Cage: ‘Premio Oscar’ per il divorzio più veloce di sempre

L’attore si è separato quattro giorni dopo il matrimonio, ora arriva il divorzio: “Troppo ubriaco” Nicolas Cage aveva chiesto la separazione dopo soli quattro giorni dal matrimonio e ora dopo due mesi arriva il divorzio. Se ci fosse un Premio per il divorzio più veloce, o per il matrimonio più breve fate voi, l’attore californiano […]

di Ruggero Biamonti | 4 Giugno 2019
Foto: PrPhotos

L’attore si è separato quattro giorni dopo il matrimonio, ora arriva il divorzio: “Troppo ubriaco”

Nicolas Cage aveva chiesto la separazione dopo soli quattro giorni dal matrimonio e ora dopo due mesi arriva il divorzio. Se ci fosse un Premio per il divorzio più veloce, o per il matrimonio più breve fate voi, l’attore californiano se lo aggiudicherebbe di diritto; pur essendo abituati a matrimoni hollywoodiani brevi, questo ci sembra effettivamente un record.

Molto probabilmente Nicolas Cage e l’ormai ex moglie Erika Koike non si erano accorti dell’importanza di quello che stavano facendo e questo è confermato dalle parole dello stesso attore che ha candidamente ammesso che i due erano “troppo ubriachi”. E dopo la separazione è seguito subito un divorzio che va ad arricchire la personale collezione di Cage.

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Il buon Nicolas infatti si è sposato 4 volte e altrettante volte ha divorziato. La prima moglie è l’attrice Patricia Arquette, con la quale è stato ben 6 anni, poi arrivata la volta di Lisa Marie Presley, figlia del Re del Rock, con la quale si è sposato il 10 agosto 2002 e dalla quale ha divorziato il 26 maggio 2004. Il matrimonio con la terza moglie Alice Kim è durato 12 anni, praticamente un’era geologica per Cage.

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Non è l’unica stranezza per il divo che nei mesi scorsi ha fatto parlare di sé per le spese folli in acquisti folli (ma d’altronde l’attore ha fatto il suo esordio in un film che si intitolava Fuori di testa…): 150 milioni per una “lista della spesa” che sembra un allegro campionario dell’assurdo.

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Castelli, isole deserte e un mausoleo a forma di piramide alto oltre 2,7 metri per conciliare il sonno eterno (quando sarà il momento). E queste sono le spese, diciamo così, normali. All’elenco vanno aggiunti due cobra albini, un polpo da 150 mila euro, persino i resti di un dinosauro (che poi l’attore ha dovuto restituire al governo della Mongolia in quanto era stato ivi rubato qualche tempo prima).