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A mano disarmata: Claudia Gerini come non l’avete mai vista

Un film civile sulla lotta alla criminalità organizzata È appena uscito nelle sale italiane A mano disarmata, il nuovo film di Claudio Bonivento interpretato da Claudia Gerini, nel ruolo di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica che dal 2013 vive sotto scorta a causa delle minacce mafiose ricevute per le sue inchieste sulla criminalità organizzata […]

di Ruggero Biamonti | 6 Giugno 2019
Foto: Ufficio Stampa

Un film civile sulla lotta alla criminalità organizzata

È appena uscito nelle sale italiane A mano disarmata, il nuovo film di Claudio Bonivento interpretato da Claudia Gerini, nel ruolo di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica che dal 2013 vive sotto scorta a causa delle minacce mafiose ricevute per le sue inchieste sulla criminalità organizzata a Ostia.

“Sono orgogliosa di interpretare Federica Angeli” confida Claudia Gerini. “Racconteremo la sua battaglia per la legalità, le vicende di una cronista coraggiosa, ma anche la storia di una donna dall’umanità travolgente, di una compagna e di una madre tenera, di una ‘guerriera dei nostri tempi’. Non possiamo che essere al fianco di Federica. Sempre”.

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Da cronista dell’edizione romana di La Repubblica, Federica Angeli prende in mano la sua vita e decide di usarla, senza risparmio, in una causa civile: la lotta ai clan mafiosi che infestano Ostia. La sua arma è la penna. Il film racconta le tappe della sua sfida alla malavita, iniziata nel 2013 e non ancora finita, senza mai dimenticare la sua dimensione di donna, madre e moglie: il coraggio e la paura, la solitudine e la solidarietà, la disperazione e l’entusiasmo per una battaglia combattuta a viso aperto.

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Dietro la macchina da presa il regista Claudio Bonivento, che nella sua carriera di produttore ha firmato alcuni dei titoli più importanti del ‘cinema civile’ italiano degli ultimi trent’anni, da Mery per sempre di Marco Risi a Pasolini – Un delitto italiano di Marco Tullio Giordana, da La scorta di Ricky Tognazzi a 20 sigarette di Aureliano Amadei.

P.L.