Dopo il Covid-19, la nota conduttrice è pronta a tornare con Il filo rosso
Dopo aver sconfitto il Coronavirus, adesso il pensiero di Paola Perego va alla sua famiglia: tanti dei suoi affetti, infatti, risultano contagiati. La conduttrice ne ha parlato in occasione della conferenza stampa di presentazione del suo nuovo programma “Il filo rosso”, in partenza sabato 21 novembre alle 14 su Raidue.
Il programma sarebbe dovuto partire l’8 novembre scorso, ma è stato posticipato dopo la scoperta della positività al Coronavirus della conduttrice: “Sono stata fortunata, ero in isolamento, ma per fortuna mi sono potuta curare a casa. Confinata da sola nella mia stanza ho capito quanto è importante e bello poter abbracciare le persone a cui vogliamo bene”.
Paola Perego positiva al Coronavirus |SCOPRI
Foto: Instagram
Paura per Paola Perego: il figlio è dj in Sardegna, rischio Covid |SCOPRI
Paola Perego Il filo rosso: il programma per ricucire i legami del cuore
“Il filo rosso” è un viaggio nell’universo dei sentimenti: attraverso i legami familiari e affettivi, saranno affrontati argomenti e temi sociali di vario genere, questioni che riguardano tutti da vicino, tra momenti di riflessione, d’intrattenimento. Un programma firmato dalla stessa Perego e da Tonino Quinti, Nicola Lorenzi e Serena Costantini e presentato alla stampa da remoto dalla conduttrice e dal direttore di rete Ludovico Di Meo.
Non solo gli innamorati, ma anche gli amici e soprattutto i nonni e i nipoti. Ormai le famiglie italiane si poggiano su quattro generazioni che la pandemia da Covid-19 sta mettendo a dura prova. A cominciare dalla stessa Perego, e dalla sua famiglia di nascita, quella dei genitori.
“105 casa Pagani”: il nuovo programma radio di Ludovica Pagani |SCOPRI
“La vita delle persone mi incuriosisce sempre, è fonte di stimolo e confronto”, racconta la nota conduttrice. “Le storie umane e personali sono belle da raccontare perché sono una diversa dall’altra, ma ci sono elementi che danno a tutti spunti per riflettere”. E conclude: “Noi puntiamo a raccontare le storie di vita, in particolare quelle a lieto fine. Perché c’è sempre un filo rosso nella nostra vita che si può spezzare e che noi cercheremo di ricucire ascoltando i desideri dei protagonisti”.
