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Addio alla censura cinematografica in Italia!

Finalmente, dopo tanti anni, è stata definitivamente arginata la possibilità di censurare le opere cinematografiche A dare la notizia il ministro della Cultura Dario Franceschini: la censura cinematografica in Italia è stata finalmente abolita. “Definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti”, ha annunciato […]

di Redazione di Rumors.it | 6 Aprile 2021
Bernardo Bertolucci. Foto: Youtube

Finalmente, dopo tanti anni, è stata definitivamente arginata la possibilità di censurare le opere cinematografiche

A dare la notizia il ministro della Cultura Dario Franceschini: la censura cinematografica in Italia è stata finalmente abolita. “Definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti”, ha annunciato il Ministro. Con questo decreto si istituisce anche la Commissione per la Classificazione delle Opere Cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del ministero della Cultura. Questo organo avrà il compito di verificare che le opere cinematografiche siano classificate correttamente.

Alle spalle dell’intervento la Legge Cinema: verrà introdotto il sistema di classificazione, eliminando definitivamente la possibilità di censurare i film: non è più previsto il divieto assoluto di uscita in sala, né di uscita vincolata da tagli o modifiche. Il presidente di questa Commissione è Alessandro Pajno, presidente emerito del Consiglio di Stato. Oltre a lui, quarantanove componenti sono stati scelti tra professionisti competenti del settore cinematografico, ma anche degli aspetti pedagogico-educativi connessi alla tutela dei minori e alle associazioni per la protezione degli animali.

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Abolizione censura cinematografica italia

Il Ministro Dario Franceschini. Foto: Youtube

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Tra le pellicole vittime della censura tutti i film di Pier Paolo Pasolini. Si ricorda anche la distruzione delle bobine di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, e i tagli a Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti.

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Abolizione censura cinematografica Italia: un enorme traguardo per la libertà dell’arte

Nel 1962 i governi di centrosinistra approvarono una riforma che soppresse parecchie limitazioni, circoscrivendo la censura ai film che “recassero offesa al buon costume”. Ma questo diede origine a un nuovo fenomeno: procuratori, singoli cittadini e associazioni, appellandosi al codice penale, chiedevano il sequestro delle opere “indecenti”. Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, uscito nel 1972, fu riammesso integralmente solo nel 1987. Invece, Il pap’occhio di Arbore (1980) fu sequestrato per “vilipendio della religione di Stato”. Si tratta di un’enorme conquista per il mondo del cinema.

 

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