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Renato Zero shock: “Da piccolo ho subito molestie”

Il cantante si racconta in un’intervista al Corriere della Sera in cui ricorda vari eventi della sua vita, tra cui una molestia subita da bambino

di Redazione Rumors.it | 30 Giugno 2022
foto: redazione di Sky

Renato Zero si racconta al Corriere della Sera: nome d’arte di Renato Fiacchini, dopo 71  anni e 55 di carriera è ancora inarrestabile. L’intervista ripercorre i momenti salienti della sua vita professionale, dall’inizio fino alle vicende che lo hanno segnato. Le sue canzoni sono da sempre un manifesto dell’anticonformismo e della libertà di espressione; sin da giovanissimo infatti il cantautore aveva bene in mente cosa sarebbe voluto diventare. Un artista a 360 gradi, capace di far parlare di sé nel bene e nel male.

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Le sue canzoni sono il frutto di tanti piccoli cassetti della memoria, che di volta in volta venivano aperti, raccontando esperienze di vita vissuta al massimo. Durante l’intervista racconta di come gli anni della sua gioventù fossero anni folli in cui “più stavi in giro e più accadevano cose. Avevamo questa attitudine all’aggressione del marciapiede, della porta di un impresario, rispondevamo alla chiamata alle armi di musicisti che una volta cercavano un batterista, una volta un bassista. Le idee si mescolavano”

 

renato zero zerosettanta

Foto: Ufficio Stampa

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Proprio parlando delle sue esperienze di vita che poi ha trasformato in musica, Renato Zero racconta un evento che da bambino lo ha traumatizzato parecchio. Durante l’intervista si parla di un suo pezzo degli anni ’70 che tratta di pedofilia. Si riapre il cassetto della sua memoria che lo vede bambino in pieno centro a Roma mentre gioca con il suo cane. Renato Zero si trovava con una retina per farfalle ed un uomo, in pieno giorno e in pieno centro, “con la patta sbottonata mi chiese: perché non vieni qui a prendere le farfalline?” ricorda.

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Renato Zero carriera: la vita trasformata in musica

Renato Zero trasforma la vita in musica, e infatti questo spiacevole evento è stato raccontato nel 1974 attraverso il brano Qualcuno mi renda l’anima, contenuto nel suo secondo album Invenzioni. Un brutto episodio che non ha compromesso però la carriera straordinaria di Renato Zero che oggi afferma di non aver infilato pantofole e vestaglia e che continua a vivere e amare ed essere ispirato dalla vita; “Sono stato promosso” dice. “Qualcuno adesso mi chiama pure maestro !”.

renato zero zerosettanta

Foto: Instagram