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5 Disturbi Misconosciuti: Quando il Lavoro Nasconde Altre Sfide Psicologiche

Un’indagine condotta da Serenis (https://www.serenis.it/), la piattaforma di benessere mentale, ha rivelato un dato sorprendente: l’80% dei pazienti che iniziano un percorso di psicoterapia, lamentando difficoltà correlate al lavoro, non riceve una diagnosi di conferma. Questo solleva una domanda importante: perché tendiamo a identificare il lavoro come causa dei nostri malesseri? Quali sintomi possono ingenerare […]

di Redazione di Rumors.it | 9 Agosto 2023

Un’indagine condotta da Serenis (https://www.serenis.it/), la piattaforma di benessere mentale, ha rivelato un dato sorprendente: l’80% dei pazienti che iniziano un percorso di psicoterapia, lamentando difficoltà correlate al lavoro, non riceve una diagnosi di conferma.

Questo solleva una domanda importante: perché tendiamo a identificare il lavoro come causa dei nostri malesseri? Quali sintomi possono ingenerare confusione? Vediamo insieme i campanelli d’allarme che possono indicare disagi legati alla sfera professionale, oltre ai sintomi che possono indurre in errore.

Dall’indagine emerge che solo il 20% dei pazienti che si rivolgono a Serenis per problemi legati al mondo del lavoro riceve una diagnosi concretamente correlata. La maggioranza di coloro che lamentano difficoltà legate al lavoro presenta, in realtà, altre problematiche. Le donne rappresentano il gruppo più consistente in questa categoria, con una percentuale del 67%, seguite dalla fascia di età tra i 25 e i 35 anni, coinvolgendo il 46% del campione. Al contrario, solo il 9% dei partecipanti con età superiore ai 45 anni manifesta disturbi in questo ambito.

Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale di Serenis, spiega che “il luogo di lavoro è dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, mediamente 60.000 ore della nostra vita. La capacità di affrontare una vita lavorativa autonoma è un parametro importante per la salute mentale.”

Campanelli d’Allarme: Disturbi da Considerare Oltre al Lavoro

Martina Migliore elenca anche cinque disturbi che possono essere confusi con patologie legate al lavoro e i sintomi che possono ingenerare confusione:

  1. Disturbi Ossessivo-Compulsivi: Portano a sovrastimare il proprio carico di responsabilità e a temere le conseguenze di un possibile fallimento, percepite come catastrofiche. Questi sintomi possono collidere con le richieste del lavoro, che richiede capacità organizzative e decisionali.
  2. Perfezionismo Patologico: Spinge a fissare standard irrealistici e a collegare il proprio valore personale ai risultati lavorativi. Questo può creare disagi anche nelle normali fluttuazioni giornaliere dell’ambiente lavorativo.
  3. Depressione: Causa demotivazione generale e stanchezza cronica. I ritmi lavorativi possono diventare insostenibili per chi soffre di depressione, accentuando sentimenti di inadeguatezza e sfiducia in sé stessi.
  4. Fobia Sociale: Fa temere il confronto con gli altri, percepiti come giudicanti e pericolosi. L’ambiente lavorativo che richiede costanti interazioni sociali può diventare molto difficile per chi soffre di fobia sociale.
  5. Disturbo da Deficit di Attenzione: Spesso trascurato nell’età adulta, l’ADHD provoca sintomi difficili da gestire e riconoscere. L’organizzazione e il rispetto delle scadenze nel lavoro possono diventare un compito arduo per chi soffre di questo disturbo.

Tuttavia, esistono campanelli d’allarme inequivocabili legati a problematiche lavorative: situazioni di molestie e pressioni specifiche, oltre alla percezione oggettiva di un ambiente lavorativo malsano.